In un momento in cui le associazioni di categoria del settore turistico ricettivo, tra cui Federalberghi, Confindustria Alberghi, Assohotel e Faita, esprimono forte preoccupazione per i paventati aumenti della tassa di soggiorno (con incrementi che, a livello nazionale, potrebbero arrivare al 40% o addirittura al 140% per le località interessate dalle Olimpiadi invernali), la Provincia di Cuneo intende rilanciare la discussione a livello locale attraverso una proposta strutturata, mirata a garantire che l'imposta si traduca in un reale e misurabile beneficio per la promozione turistica e la riqualificazione delle imprese.
Il dibattito nazionale, che vede le associazioni lamentare una pressione fiscale in aumento anziché in riduzione e la disapplicazione della legge vigente sulla destinazione di parte del gettito alla riqualificazione delle imprese, offre l'occasione per un cambio di passo a livello locale.
"Le preoccupazioni espresse dalle associazioni sono legittime," dichiara Giorgio Chiesa, presidente dell’Associazione Albergatori ed Esercenti Turistici della Provincia di Cuneo. "Non possiamo permettere che un'imposta di scopo diventi semplicemente un ulteriore onere per i turisti e un aggravio amministrativo per gli albergatori, senza un ritorno tangibile in termini di competitività territoriale."
La prima mossa strategica proposta è l'adesione congiunta e coordinata da parte di tutti i sindaci del Territorio a un progetto di Tassa di Soggiorno, equilibrata in termini quantitativi, diffusa a livello endemico.
Questo approccio mira all'uniformità d'azione, tramite il superamento della frammentazione delle politiche fiscali locali, garantendo un gettito omogeneo su tutto il territorio che eviti squilibri competitivi tra comuni limitrofi, e alla sostenibilità/coerenza, assicurando la riscossione e l'utilizzo dei fondi che siano gestiti con una visione d'insieme, supportando progetti che beneficiano l'intero ecosistema turistico e non solo i singoli centri.
In seconda battuta, per assicurare la massima trasparenza e l'efficacia nell'uso dei fondi raccolti, si propone l'immediata convocazione di un Tavolo Permanente sul Turismo Territoriale.
Questo organo consultivo ma anche decisionale avrà l'obiettivo primario di definire e attuare strategie di marketing territoriali congiunte e di monitorare l'effettiva destinazione del gettito.
Il Tavolo dovrebbe essere rappresentativo e composto dai seguenti attori chiave: ATL (Agenzia Turistica Locale), per la competenza tecnica sulla promozione; rappresentanti dei sindaci, per garantire la legittimità politica e l'adesione dei comuni; consorzi turistici, per il raccordo con le diverse categorie di operatori e l'offerta turistica; presidente dell'Associazione Albergatori Provinciale, per assicurare che le esigenze delle imprese, in termini di oneri amministrativi e necessità di riqualificazione, siano al centro della discussione.
"Questo Tavolo", conclude Giorgio Chiesa, "dovrà divenire la sede in cui si garantirà che una quota parte del gettito sia effettivamente destinata alla riqualificazione delle imprese turistiche, come previsto dalla legge nazionale, ma a volte disatteso. La nostra risposta all'inasprimento fiscale è una migliore e più efficace spesa del gettito, trasformando il potenziale aumento in un investimento strategico per l'attrattività e la competitività del Territorio".
















