In un tempo attraversato da crisi sociali, culturali e valoriali, nasce una nuova voce nel panorama civico albese. Si chiama Ri(S)volte ed è la nuova associazione per i diritti delle persone e delle famiglie queer, nata dal fermento del Langhe Roero Pride 2025.
“Viviamo un periodo storico complicato, pieno di problemi” spiegano i fondatori. “Vecchi stereotipi e luoghi comuni tornano alla ribalta, e con essi il rischio di retrocedere sui diritti fondamentali delle persone – tutte le persone. Svantaggiare sistematicamente una minoranza è sempre il segno di una società che non funziona più tanto bene, almeno nei suoi meccanismi democratici.”
Il gruppo sottolinea l’urgenza di ricostruire legami umani e comunitari, come risposta civile al clima di frammentazione sociale. “Quando la società arranca, c’è bisogno che le tante comunità che la compongono si riuniscano e rinsaldino – o costruiscano da zero – rapporti umani, tra loro e con gli altri. Ogni piccola comunità che si prende cura dei propri membri, si prende indirettamente cura della comunità di tutti.”
Da questa visione nasce Ri(S)volte, “un’associazione neonata ma già dotata di solide basi per crescere bene, anche grazie alla collettività.”
L’obiettivo è chiaro: offrire ascolto, accoglienza e rappresentanza, a prescindere dall’orientamento sessuale, dal genere, dall’etnia o dalle condizioni personali. “Sentirsi accolti e ascoltati è importante, così come è importante avere un punto di riferimento” aggiungono.
Il primo messaggio rivolto alla comunità è un invito all’apertura: “Ciascunə è ben accettə e ben accoltə; crescere significa anche aprirsi.”
L’associazione si occuperà di cultura queer, di genere e di orientamenti, quindi anche di sessualità, senza dimenticare le altre realtà marginalizzate: stranieri, poveri, disoccupati, persone con disabilità o neuroatipiche.
Ri(S)volte si definisce inoltre fermamente antifascista. “Vivere in un Paese democratico significa poter essere liberamente di ogni orientamento politico, ma il fascismo non è un’opinione: è l’antitesi della democrazia. Nella società civile di oggi non può esserci spazio per chi nega i fondamentali principi della convivenza.”
Da questa scelta discende anche l’affiliazione ai Circoli Arci nazionali, in coerenza con i valori di libertà, uguaglianza e partecipazione.
“Come associazione ci poniamo obiettivi importanti” aggiungono i promotori. “Vogliamo essere attivi sul territorio e collaborare con le realtà già esistenti. Tesserarsi è già possibile: chiunque può unirsi a noi per costruire una società più giusta, portando il proprio pezzetto, la propria storia, la propria visione. A ognuno secondo i propri bisogni, da ognuno secondo le proprie possibilità.”
Il direttivo è composto da Massimiliano Fontana, Antonella Todaro, Alessandro Magliano, Flavio Bottaro, Marta Allerino, Paolo Demarie e Andrea Maccagno, con Giorgio Crana nel ruolo di presidente onorario.
“Non vediamo l’ora di crescere insieme a tuttə voi” è la chiusura del manifesto, che segna l’avvio di una nuova stagione di partecipazione e solidarietà sotto le torri di Alba.





