Quattro milioni di anni di storia, dalla foresta tropicale del Pliocene, ai boschi temperati attuali.
È questo il lavoro certosino voluto dal museo locale Federico Sacco ed esposto attraverso pannelli e reperti naturalistici reali, attraverso la mostra “Fossano senza tempo, alle radici del Parco Fluviale”, aperta sino all’8 novembre nell’androne del Castello degli Acaja di Fossano.
Inaugurata lo scorso 24 ottobre, l’evento culturale promosso dal museo locale Federico Sacco e patrocinato dal Comune, condurrà i visitatori alla scoperta della più antica foresta fossile esistente in Italia all’interno del Parco Stura e Gesso, che riprende il nome dall’omonimo fiume Stura che attraversa Fossano.
L’evento scientifico-divulgativo (itinerante e pensato per i 14 Comuni del Parco Stura e Gesso), che all’inaugurazione ha anche accolto le scolaresche fossanesi, è stato curato dal naturalista e consulente del Parco fluviale Gesso e Stura Dario Olivero, in collaborazione con il dottor Flavio Bauducco della Fondazione Sacco, il professor Edoardo Martinetto dell’Università degli Studi di Torino e l’architetto Paolo Cavallo.
Gli alberi fossilizzati appartengono alla specie Glyptostrobus europaeus, che cresceva in ambienti di transizione tra marino e continentale nel periodo in cui il territorio viveva le ultime fasi del ritiro definitivo del mare.
L’allestimento si compone di una decina di pannelli autoportanti con testi e fotografie, corredati da alcuni reperti e modellini, che documentano la scoperta scientifica e ampliano il discorso ai boschi attuali presenti nel Parco fluviale Gesso e Stura, dalla montagna alla pianura.
Il pubblico potrà visitare gratuitamente la mostra dal martedì al venerdì dalle ore 15 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 13. Per le scuole sono in programma visite guidate su prenotazione in mattinata alle ore 9, alle ore 10 e alle ore 11.
Per maggiori informare contattare lo 0171/444.501 o inviare una mail a didattica.parcofluviale@comune.cuneo.it).




















