I dati non destano allarme, ma impongono attenzione: l'Avis di Alba registra un calo delle donazioni rispetto allo scorso anno. A spiegarne le cause è il presidente Gianfranco Canavese (nella foto sotto), che conferma una flessione di circa 250 donazioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2024, su una media annuale di 4.700-4.800. Un trend che rispecchia quello nazionale, anche se con una flessione minore, ma al quale il territorio desidera reagire. A incidere anche tanti piccoli dettagli, che sommati, stanno facendo la differenza.

“Quest’anno nelle scuole abbiamo fatto meno di quanto programmato: un istituto non è riuscito a fissare la giornata per le donazioni tra Invalsi, gite e altri impegni”, racconta Canavese.
A incidere sono anche le nuove abitudini post-pandemia: “Molti giovani, appena possono, fanno viaggi in Paesi tropicali e poi devono restare fermi fino a dodici mesi per il rischio malaria”. In quei casi è possibile donare solo plasma dopo sei mesi, e tornare al sangue intero solo successivamente, se non emergono problematiche. Al calo contribuiscono infine episodi 'sfortunati", come l’annullamento della prima seduta di plasma dell’anno, programmata il 2 gennaio: “In quella data è difficile avere prenotazioni e anche il personale medico non era disponibile”.
Sul fronte delle iniziative, l'Avis continua il lavoro nelle scuole grazie a un volontario, impegnato in questi mesi a incontrare le classi quinte degli istituti cittadini per fornire informazioni utili sul dono e fissare giornate di prelievo dedicate all’inizio del prossimo anno scolastico. L’invito del presidente rimane chiaro e diretto: “Chi può doni. Ogni donazione è importante, e noi ci siamo sempre: se qualcuno ha un dubbio può chiamarci, rispondiamo a tutti”. L'Avis di Alba è attiva tutti i venerdì, tre domeniche al mese e con quattro sedute mensili dedicate al plasma. Sul sito www.avisalba.it è disponibile il calendario aggiornato.
In un momento in cui una parte dei giovani è più mobile, e il sistema trasfusionale ha bisogno di programmazione, ogni gesto diventa prezioso. "Perché la solidarietà, anche quando viaggia, non deve mai fermarsi".










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