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Eventi | 30 ottobre 2025, 16:34

Cuneo, Fossano e Savigliano: rosari nei cimiteri per i bimbi mai nati

Il 1° e 2 novembre la Comunità Papa Giovanni XXIII organizza momenti di preghiera. A Cuneo appuntamento alle 15 all'ingresso del cimitero. L'associazione da 25 anni aiuta i genitori nella sepoltura

Immagine di repertorio

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In occasione della Festa di Ognissanti e della Commemorazione dei defunti, la Comunità Papa Giovanni XXIII organizza nei cimiteri del Cuneese momenti di preghiera dedicati ai bambini mai nati. Un'iniziativa che coinvolge tre città della Granda: Cuneo, Fossano e Savigliano.

Gli appuntamenti si terranno il 1° novembre alle ore 15 al cimitero di Cuneo (ingresso nel piazzale) e alle 14.30 nella cappella del cimitero di Fossano, dove verrà recitato il rosario. A Savigliano l'incontro è previsto per il 2 novembre alle 14.30 presso la Croce grande del cimitero, con la recita del rosario e la deposizione di fiori.

«Ricorderemo tutti i bambini che non hanno visto la luce. La preziosità della loro vita non dipende da quanti giorni è durata ma dall'essere stata amata da Dio e destinata all'immortalità», spiega Matteo Fadda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII. «L'aborto, sia volontario che spontaneo, è un evento tragico ma quasi sempre sottovalutato. Per i genitori rappresenta un evento traumatico. Il mancato riconoscimento di questo lutto può lasciare i genitori nella solitudine e peggiorare il processo di elaborazione del dolore».

L'iniziativa nel Cuneese fa parte di un più ampio programma nazionale che coinvolge undici città italiane. La Comunità Papa Giovanni XXIII si occupa di sepoltura dei feti dall'aprile 1999, quando don Oreste Benzi celebrò il funerale di Matteo, figlio di una donna che perse il bimbo a 19 settimane di gestazione. Da allora l'associazione ha aiutato centinaia di genitori ad ottenere la degna sepoltura del loro figlio, per lo più in seguito ad aborto spontaneo.

Il DPR 285/90, che regolamenta la polizia mortuaria a livello nazionale, prevede che anche al di sotto delle venti settimane i parenti possano chiedere la sepoltura del proprio figlio, ma hanno solo 24 ore per farlo, dopodiché ne perdono il diritto. In assenza di tale richiesta, in genere i feti vengono gettati fra i rifiuti speciali dell'ospedale e inceneriti, anche se una circolare del ministero della Salute ne raccomanda la sepoltura anche senza la richiesta dei genitori.

La Comunità Papa Giovanni XXIII ha attivato un numero verde per informazioni sulla sepoltura dei feti e per l'aiuto alle gestanti in difficoltà: 800-035036.

redazione

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