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Curiosità | 07 novembre 2025, 06:03

Da Serralunga a Manchester: il regista Stefano Moscone firma la nuova pubblicità del City

La storia di un percorso speciale che ha unito sport, moda e tecnologia per la quarta maglia del club inglese

Da Serralunga a Manchester: il regista Stefano Moscone firma la nuova pubblicità del City

Succede a volte che un percorso partito da un paese delle Langhe trovi il suo compimento davanti alle luci di uno degli stadi più conosciuti del mondo. È la traiettoria di Stefano Moscone, classe 1995, originario di Serralunga d’Alba, che oggi vive e lavora a Londra come regista e produttore. Suo è lo spot ufficiale che il Manchester City e Puma hanno scelto per lanciare la nuova quarta maglia, una divisa particolare, pensata in collaborazione con EA Sports e collegata al videogame FC 26.

Il progetto ha richiesto mesi di lavoro, dal set design agli effetti speciali, fino all’ultimo passaggio di post-produzione tra settembre e ottobre. Protagonisti dello spot tre volti del City: Oscar Bobb, Josko Gvardiol e Rayan Cherki, affiancati dall’attore britannico Nohail Mohammed.

Moscone racconta un passaggio decisivo: “Io e la mia compagna Anna Boronea abbiamo fondato la nostra casa di produzione, 27Films, a inizio anno. Dopo anni di lavoro in agenzie creative e da freelance, sentivo il bisogno di uno spazio mio, più libero, che potesse crescere con nuovi progetti. All’inizio è complicato, perché la competizione è altissima e devi convincere i clienti a guardarti non solo come freelance, ma come realtà strutturata. Poi è arrivata questa opportunità”.

L’occasione si presenta quando Hyfen Studios, agenzia londinese con cui Moscone collaborava, affida a 27Films un incarico ambizioso: immaginare e realizzare il lancio della quarta maglia del City, pensata per interagire direttamente con i tifosi.

“Con questa divisa puoi scannerizzare lo stemma dal telefono e sbloccare premi nel videogioco”, spiega Moscone. “Era fondamentale rendere questa idea visiva: per questo il protagonista del video viene ‘risucchiato’ in un mondo digitale, quasi da Matrix. È stato un grande lavoro di effetti speciali, coordinato con The Artist Building”.

La produzione prende slancio in estate. “Abbiamo iniziato a giugno, poi abbiamo girato due giorni negli studi di Manchester a fine agosto. Il tempo con i calciatori era ridottissimo: tra allenamenti e impegni vari, avevamo al massimo un quarto d’ora ciascuno. Dovevamo essere velocissimi, preparatissimi. Oltre al video abbiamo curato tutta la parte fotografica: le immagini che si vedono nei negozi Puma nel mondo sono state scattate da noi”.

Il set più complesso è la stanza del protagonista, ricostruita da zero. “Volevamo un ambiente che fosse familiare ma anche attraversabile dagli effetti digitali. La squadra di set design ha fatto un lavoro enorme”.

Per Moscone, cresciuto tra le colline e oggi immerso nella scena creativa londinese, questo progetto rappresenta molto più di una semplice commissione: “È l’opportunità più grande che abbiamo avuto finora. Unisce le mie due passioni: la moda, dove ho lavorato a lungo, e lo sport, che da tempo volevo raccontare da vicino. In Inghilterra la domanda di contenuti nuovi è altissima: ogni squadra, non solo i grandi club, vuole un’identità visiva forte. È un mondo che vibra, che coinvolge, che parla ai tifosi. E creare qualcosa che entri in quel mondo è emozionante”.

Accanto alla pubblicità, Moscone continua a coltivare la sua vocazione cinematografica: “La pubblicità è il nostro cuore produttivo con 27Films, ma non smetto di fare cinema. Il mio ultimo cortometraggio, Al termine della notte, è stato presentato al Giffoni

Daniele Vaira

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