Attualità - 08 novembre 2025, 12:33

Savigliano istituisce il “Tavolo della Pace”: nasce una rete per educare alla nonviolenza e ai diritti umani

Dalla Consulta della Solidarietà l’iniziativa che unisce istituzioni, scuole e cittadini: “La pace è un cammino condiviso, che va coltivato ogni giorno”

Savigliano istituisce il “Tavolo della Pace”: nasce una rete per educare alla nonviolenza e ai diritti umani

È stato presentato a Savigliano, nella sala del Consiglio comunale, il progetto di costituzione del “Tavolo della Pace”, un’iniziativa promossa dalla Consulta della Solidarietà del Comune con l’obiettivo di favorire e coordinare percorsi condivisi di educazione alla pace, alla nonviolenza, ai diritti umani e alla giustizia sociale.

Il Tavolo si propone come luogo stabile di dialogo e collaborazione tra istituzioni, enti, scuole, associazioni e cittadinanza attiva, per promuovere iniziative comuni e valorizzare le realtà del territorio impegnate nella costruzione di un futuro più giusto, fraterno e inclusivo.

A spiegare l’origine del progetto è stato Sergio Mondino presidente della Consulta della Solidarietà: “Come organo consultivo e di stimolo del Consiglio comunale ci siamo più volte interrogati su quale ruolo potessimo avere di fronte ai conflitti che scuotono il mondo. Abbiamo così proposto di prendere una posizione chiara: dire no alla guerra. Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la nostra proposta, aderendo al Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, che riunisce oltre 600 Comuni italiani”.

Mondino ha ricordato come l’amministrazione saviglianese abbia formalizzato l’adesione il 28 maggio 2024, sottolineando che: “la pace si costruisce con gesti quotidiani, che spesso non fanno rumore come la guerra, ma lasciano un segno più profondo”.

Da questa riflessione è nata l’idea di creare un Tavolo della Pace: “La pace è trasversale – ha aggiunto Mondino – riguarda la cultura, lo sport, la famiglia, la scuola. Era riduttivo delegarne la promozione alla sola Consulta, serviva un luogo più ampio e partecipato”.

Nel tempo si è formato un gruppo spontaneo, che ha raccolto cittadini e rappresentanti della Consulta impegnati in azioni simboliche come i flash mob “Cessate il fuoco” la Marcia della Pace Cuneo-Boves di settembre e Perugia-Assisi, svoltasi domenica 12 ottobre che ha visto la partecipazione di un gruppo di Saviglianesi.

Fanno parte del gruppo promotore, oltre al presidente Sergio Mondino: Bruna Bassetti, Tiziana Longo, Alessandra Mina, Sergio Mondino, Carla Nyffenegger, Adriano Ramonda, Tonino Rimbici (del Pro Tetto migranti), Luca Rosso e Irma Salvagno.

Ci siamo chiesti cosa potevamo fare di concreto – ha raccontato Mondino – e abbiamo deciso di costituire una nuova associazione, che non sostituisca ma coordini le tante realtà del territorio già impegnate per la pace e i diritti umani”.

L’obiettivo è raccogliere adesioni da singoli cittadini e associazioni, che potranno manifestare il proprio interesse compilando un modulo disponibile sui canali informativi e social del Comune entro il 30 novembre.

A dicembre si terrà un incontro informativo per visionare lo statuto e a gennaio verrà ufficialmente costituita l’associazione Tavolo della Pace di Savigliano.

La riflessione più intensa è arrivata da Alessandra Mina, che ha approfondito il concetto affermando: “La pace è un processo, non uno slogan. Oggi si parla spesso di pace in modo approssimativo e, talvolta, strumentale. Una tregua armata non è pace. Il cessate il fuoco è solo il primo passo di un lungo cammino per ricostruire relazioni distrutte dalle armi, disarmare pensieri e parole, rimarginare ferite. La pace è un processo e richiede tempo, cura e consapevolezza”.

Mina ha ricordato che “non c’è pace senza diritti umani”, citando la Dichiarazione ONU del 19 dicembre 2016 e il documento di Abu Dhabi del 2019 sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 da papa Francesco e dall’ Imam di al-Azhar Ahmad al-Tayyib. Questo accordo è un appello per il dialogo interreligioso, la tolleranza, il rispetto reciproco e la fine della violenza e dell'estremismo, promuovendo la fratellanza tra tutte le persone.

Gli strumenti – ha aggiunto Mina –  per evitare la guerra sono il dialogo, la diplomazia e la pratica della nonviolenza. Dobbiamo coltivare la pace in ogni ambito nel rispetto dei diritti umani, in un’economia equa e solidale. Oggi ci troviamo a un bivio: o scegliamo la distruzione, o la sopravvivenza della specie umana. Se vogliamo vivere, l’unica strada è la pace”.

Nel suo intervento, Bruna Bassetti ha illustrato finalità e modalità di adesione:

Il Tavolo della Pace si muoverà in tre direzioni: educazione alla pace, formazione e sensibilizzazione sui diritti umani. Intendiamo costruire una rete che coinvolga scuole, enti, associazioni e cittadini, per diffondere una cultura della pace fondata su dialogo, rispetto e collaborazione. - Bassetti ha aggiunto: «Vogliamo stimolare e facilitare la collaborazione tra società civile e istituzioni, sostenere i progetti già esistenti e promuoverne di nuovi, con particolare attenzione alla formazione dei giovani, che saranno i veri costruttori di un futuro pacifico”.

Presente alla serata anche Tiziana Longo, consigliera comunale, che ha ribadito il sostegno dell’amministrazione: “Il nostro compito è creare rete e sostenere tutte le iniziative che promuovono la pace. Lavorare per la pace significa anche pensare ai paesi dove mancano libertà e diritti fondamentali: anche lì non c’è pace. Il Comune sarà al fianco di questa iniziativa con convinzione e entusiasmo”.

L’assessora Anna Giordano, che ha seguito il progetto in Consiglio, ha ricordato:

È stato proprio il Consiglio comunale a voler dare mandato alla Consulta per promuovere percorsi di pace. Ora il Tavolo rappresenta un passo ulteriore, concreto e partecipato”.

L’incontro si è chiuso con una riflessione condivisa: la pace non è un tema astratto, ma riguarda la vita quotidiana.

Quando parliamo di pace – hanno concluso i promotori – parliamo anche di solidarietà, giustizia sociale, economia equa, tutela dell’ambiente, accoglienza e diversità culturale. Tutti temi che toccano la nostra comunità e che il Tavolo della Pace intende approfondire con iniziative, incontri e momenti formativi”.

Il messaggio che si vuole far conoscere è che: “La pace non è l’assenza di guerra, ma la presenza di relazioni giuste e solidali”.

Tra gli ambiti di approfondimento che il Tavolo della Pace intende sviluppare rientra anche l’economia solidale, come modello di cooperazione e giustizia sociale capace di coniugare rispetto delle persone, dell’ambiente e del lavoro.

Nei prossimi incontri sarà inoltre prevista la condivisione dello statuto dell’associazione, aperta al contributo di tutti coloro che desiderano aderire o portare idee e proposte.

Un’attenzione particolare sarà rivolta a bambini e giovani, attraverso progetti educativi e momenti di confronto con le scuole.

«Siamo già stati contattati da diversi istituti scolastici – spiega Sergio Mondino – per collaborare alla definizione del percorso formativo e dare il “cappello” di questa nuova associazione, con il pieno appoggio del Comune di Savigliano”.

Per partecipare al Tavolo della Pace è necessaria la manifestazione di interesse da parte dei singoli cittadini o delle associazioni che desiderano aderire.

La manifestazione d'interesse rappresenta il primo passo per raccogliere i contatti necessari e poter comunicare la data delle assemblee costituenti.

Chi desidera partecipare può compilare il modulo Google al seguente link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdlK-rtZr0wT69y-v_V9YKyzM7bSN2z9kzApaEHQKNnUvHnrg/viewform

La dichiarazione compilata dovrà essere inviata all’indirizzo e-mail: stiamoalmondo@gmail.com entro il prossimo 30 novembre.


 

Anna Maria Parola

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