Nella notte dell’8 novembre 2025, intorno alle ore 00:30, dal padiglione Stura del carcere Cerialdo di Cuneo provenivano delle forti urla. L’agente di servizio, intervenuto prontamente per verificare l’accaduto, si trovava di fronte a due detenuti di nazionalità straniera che pretendevano di ottenere immediatamente un nuovo cavo per la televisione.
L’agente, attraverso lo spioncino, spiegava loro che avrebbe provveduto alla richiesta nella mattinata successiva. Uno dei due detenuti, in segno di protesta, colpiva con un pugno l’agente, che a fine turno – a causa del dolore – veniva accompagnato al pronto soccorso dell’Ospedale Santa Croce di Cuneo, dove gli venivano diagnosticati cinque giorni di prognosi.
Dichiara il Segretario Generale dell’OSAPP, Leo Beneduci: “La situazione nelle carceri italiane è sempre più difficile per la Polizia Penitenziaria, costretta a operare con una popolazione detenuta sempre più violenta e in condizioni di grave carenza di organico. È ormai giunta l’ora che la politica intervenga concretamente per risolvere i gravissimi problemi che affliggono tutti gli istituti penitenziari italiani.
È inaccettabile che i servitori dello Stato, che ogni giorno operano nelle trincee penitenziarie, vengano abbandonati in questo modo. Il personale di Polizia Penitenziaria è allo stremo delle forze e merita rispetto, sicurezza e attenzione da parte delle istituzioni.”
















