Eventi - 10 novembre 2025, 11:42

“La resistenza contro il cinismo del mondo”: all’Iris di Dronero l’emozionante incontro con Michela Marzano

Ospite sabato sera, 8 novembre, al festival “Ponte del Dialogo” ha presentato al pubblico il suo ultimo libro, intitolato “Qualcosa che brilla” ed edito da Rizzoli

“La resistenza contro il cinismo del mondo”: all’Iris di Dronero l’emozionante incontro con Michela Marzano

Forse è questo, alla fine, che ci insegnano i più giovani: che la cura, la libertà, l'uguaglianza non sono parole da salvare nei libri, ma gesti da imparare ogni giorno. E che l'utopia, fragile e necessaria, non è morta. Sta solo tornando nelle loro mani, come un atto di resistenza contro il cinismo del mondo.”

Il teatro Iris di Dronero sabato sera, 8 novembre, è divenuto d’improvviso più raccolto del solito, luogo di parole ma soprattutto di ascolto e condivisione. In occasione del festival “Ponte del Dialogo” è stata ospite Michela Marzano, in un incontro dove le luce non sono mai state offuscate, come ha chiesto, per potersi guardare ed incontrare davvero.

Docente universitaria, filosofa, saggista, scrittrice e politica italiana, ha presentato al pubblico il suo ultimo libro, intitolato “Qualcosa che brilla” ed edito da Rizzoli.

Pensato in primis per genitori, nonni, zii, insegnanti,… è stato in realtà molto accolto dai giovani, che nelle pagine si ritrovano. Ed è proprio della Generazione Z che il libro racconta: sono storie inventate e nel contempo così reali, unite da quel rivendicare che non si può essere autentici e forti senza essere anche profondamente fragili. Di qui la necessità per i giovani di avere adulti capaci di accogliere, di essere in questo senso meno autoritari e più d’esempio:

Li vedo ogni giorno, i ragazzi, nelle aule universitarie. Entrano in gruppo, gli occhi pieni di domande e di silenzi. Non è vero che non ascoltano, che non leggono, che non pensano. Cercano solo parole autentiche. Parole che vengano da chi abita ciò che insegna, da chi non finge, non recita, non teme di mostrarsi fragile.”

Temi complessi, come per esempio il suicidio, spesso non affrontato dagli adulti e con numeri altissimi tra i giovanissimi. L’attenzione che dev’esserci.  Ed ancora i disturbi alimentari, visti non come malattia ma come sintomi sopra soglia, come bisogno di ascolto e di comprensione. In tutto questo il silenzio, preziosissimo, che permette di ascoltare non soltanto le proprie fratture, il proprio vuoto, ma incontrare l’altro, nel suo essere altro. L’abbraccio,  quello che proprio ai giovani viene d’istinto ascoltando le vite altrui, quello che più cercano. E di grande impatto è proprio quell’abbraccio disegnato sulla copertina del libro: molto più di qualcosa che accade fisicamente, che prima di tutto è restare, con la mente ed il cuore saper ascoltare ed accogliere. 

Attraverso parole autentiche e solo accogliendo la nostra vulnerabilità possiamo andare oltre le etichette e gli stereotipi.”

Il percorso che ha portato Michela Marzano a scrivere questo libro, il suo personale e significativo percorso, l’incontro con gli altri e quella volontà di ascolto. Sarà proprio per questo che al termine della serata molte persone hanno desiderato condividere un qualcosa di personale, tra l’emozione e la gratitudine.

Il festival letterario “Ponte del Dialogo” è realizzato dal Comune di Dronero e dall’Agenzia di Sviluppo AFP, con il prezioso contributo di Regione Piemonte, Fondazione CRC, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Banca di Caraglio. Importante la collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Dronero, nell’ambito della sezione Young, e con l’Istituto Alberghiero di Dronero, i cui allievi si occuperanno dell’accoglienza del pubblico insieme allo staff del Festival e ci delizieranno con qualche gustoso aperitivo. La manifestazione coinvolge anche numerose associazioni e istituzioni culturali di Dronero: il Centro Studi Cultura e Territorio, Espaci Occitan, il Museo Luigi Mallé, la Biblioteca Civica, le associazioni Prometheus, Il Maira, Voci del Mondo e Il Bottegone.

beatrice condorelli

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