Dopo il suo ingresso ufficiale in città, avvenuto domenica 5 ottobre, don Alessandro Sacco ha assunto la guida unica delle delle cinque parrocchie di Savigliano: Sant'Andrea, San Giovanni, San Pietro, Santa Maria della Pieve e (da quando è nuovo parroco don Alessandro) anche san Salvatore, che fanno parte dell’arcidiocesi di Torino.

Per tutte ci saranno significative novità. Entreranno in vigore dal 1° gennaio, in forma sperimentale, per essere poi valutate nel mese di giugno.
Con lui, l’abate Alessandro Sacco, operano il vice parroco don Guglielmo Besselva, il diacono Paolo Pistoi, il cappellano dell’ospedale don Nazaire, don Sestilio Coda, don Maurilio Rayna e le religiose della Sacra Famiglia.
Una squadra articolata, ma non numerosa, che ha reso necessario rivedere orari e modalità delle celebrazioni, come condiviso nel recente incontro del Consiglio Pastorale cittadino.
“Abbiamo modulato gli orari delle messe nelle varie parrocchie – spiega don Alessandro – in modo che non si sovrappongano e che possano essere garantite anche nel caso mi trovassi da solo. L’obiettivo è duplice: valorizzare tutte le nostre chiese e assicurare continuità pastorale, senza rinunciare alla qualità delle celebrazioni”.
Tra i cambiamenti più significativi c’è la modalità dei funerali.
Don Alessandro chiarisce: “I funerali saranno celebrati con il ‘rito delle esequie’ previsto dalla Chiesa, con la possibilità di ricevere la Comunione, ma senza la celebrazione eucaristica.
È bene ricordare – prosegue il parroco – che fino al Concilio Vaticano II non si celebrava la messa nei funerali, ma il rito esequiale. La messa di settima e quella di trigesima esistono proprio per questo.
La liturgia sarà quindi formata dalla liturgia della Parola, dalle orazioni e dalla Comunione eucaristica.
I defunti della settimana saranno ricordati ogni sabato nella messa al santuario della Madonna della Sanità, mentre la messa di trigesima è già celebrata nelle Messe d’orario, non più il sabato mattina.
Non ci sarà più il rosario – spiega l’Abate – ma abbiamo pensato a un momento più ricco e partecipato: la sera precedente al funerale, alle 18,30, celebreremo a Sant’Andrea (o la domenica a San Pietro) la messa d’orario con una preghiera speciale a Maria che abbiamo chiamato veglia di preghiera.
Questo momento sostituirà quindi la recita del rosario e permetterà a noi sacerdoti di pregare con la comunità e incontrare i familiari del defunto in un passaggio così delicato.
Inoltre - conclude don Alessandro - la terza domenica del mese celebreremo la messa alle 21 nella chiesa dedicata alla 'Beata Madre Bonino' in borgo Marene, edificata nel 1995 in occasione della beatificazione della religiosa e chiusa in questi ultimi 10 anni.
Nel tardo pomeriggio ci sarà un momento formativo dedicato ai giovani, seguirà una cena comunitaria, e poi la messa serale aperta a tutti.
È un modo per ridare vita a una chiesa bella e significativa e creare uno spazio di ascolto e crescita per giovani”.

I battesimi verranno inseriti in alcune messe domenicali a scadenza fissa. La presentazione dei battezzandi avverrà la vigilia della prima domenica del mese nella celebrazione nella chiesa di San Giovanni, mentre la preparazione per le famiglie sarà a Sant'Andrea.
“È una proposta costruita sulla realtà dei sacerdoti attualmente presenti sul territorio – precisano dal Consiglio parrocchiale – ma soprattutto su ciò che serve alla nostra comunità per crescere in unità e fede”.














