Attualità - 28 novembre 2025, 16:15

La Fondazione Ospedale Cuneo tra bilanci di fine anno e prospettive inaugura la Community Lab dei giovani

Ieri sera nella nuova sede di via Busca la presentazione del direttivo, guidato da Gianmarco Genta, e della mission. Occasione per ringraziare fondatori e donatori per aver reso possibile progetti che hanno contribuito a migliorare le prestazioni sanitarie

La Fondazione Ospedale Cuneo ha ufficializzato la nascita del suo C-Lab, la Community Lab di giovani con l'inaugurazione di uno spazio dedicato nella sua sede di via Busca 3. Ieri sera, giovedì 27 novembre, sono stati presentati finalità, progetti e primi appuntamenti. L'occasione si è prestata inoltre alla Fondazione per tracciare un bilancio sulle attività portate a termine nell'anno e su quelle in programma per il futuro.

Una sede nuova e accogliente pronta ad ospitare chiunque under 45 anni voglia associarsi.



Il presidente del C-lab Gianmarco Genta illustra la mission: “Vogliamo essere luogo di aggregazione e dare spazio alle nuove generazioni per costruire insieme un nuovo futuro”.



II C-lab della Fondazione Ospedale Cuneo nasce con lo scopo di sostenere le attività della Fondazione attraverso eventi e progetti dedicati alla prevenzione sanitaria e a temi medico-ospedalieri, ma non affronterà esclusivamente questi temi.



L'obiettivo è quello di creare occasioni di incontro e sensibilizzazione sul ruolo dell'ospedale nel territorio, coinvolgendo attivamente le nuove generazioni.

"Vogliamo essere una comunità partecipe - ha spiegato Genta - , animata da uno spirito innovativo e da un forte senso di appartenenza, in cui ognuno faccia la propria parte a supporto di una sanità consapevole, sostenibile e condivisa".



Tre i pilastri su cui si fonda la community: promuovere, rafforzare e dare spazio. Promuovere la nascita di una community attiva di cittadini, medici e operatori sanitari. Rafforzare il senso di appartenenza e la partecipazione alla vita sanitaria sul territorio e dare spazio alle nuove generazioni come protagoniste del cambiamento.

Ma, la community non affronterà solo temi sanitari, organizzerà e ospiterà eventi. Tre le principali categorie:

1 - eventi club organizzati dal direttivo su tematiche strettamente sanitaria ma coinvolgendo i più giovani

2 - eventi professional, che i soci possono proporre, ma solo da medici per medici

3 - eventi member che possono essere proposti da qualunque associato e non necessariamente su temi sanitari, ma per dar vita alla sede di via Busca 3, usando lo spazio per iniziative di valore, per creare una nuova comunità e creare nuove sinergie.

Sono già in programma eventi sia professional, che club che member: il primo sarà professional il 10 dicembre sulla ginecologia con due specialisti. A fine dicembre si terrà poi il primo evento member presso la sede come club del libro.
Come evento club un membro del direttivo modererà due relatori su tematiche di prevenzione in vari ambiti. Da febbraio la sede di via Busca ospiterà l'associazione Medico Donna, che ne ha chiesto lo spazio per approfondimenti.



Genta conclude la presentazione ringraziando la Fondazione ed evidenziando lo spirito d'azione: “Crediamo molto in questo progetto”.



Non è mancato l'augurio della presidente della Fondazione Ospedale Cuneo Silvia Merlo: “Nei laboratori, come lo è C-lab, si sperimenta e si può anche sbagliare. Non abbiate paura di farlo e di osare. Stupiteci”.
 

Progetti del 2025

 

L'incontro è proseguito con il bilancio delle attività concluse nell'anno 2025 a cura del direttore Massimo Silumbra e con l'illustrazione dei progetti per il futuro.
 


 

La presidente Merlo nel ringraziare i sostenitori per la loro generosità e soprattutto i 57 fondatori ha dato rilievo all'ultimo progetto realizzato. “Grazie a loro – ha detto - siamo riusciti in pochissimo tempo a raccogliere 225 mila euro per 15 monitor parametrici di ultima generazione”. Sono già in uso e presenti nelle sale operatorie, nella Terapia Intensiva e anche nella sala ibrida. Permettono un monitoraggio completo e continuo dei parametri vitali, oltre a trasmetterli in modo diretto alla cartella informatizzata, garantendo un significativo risparmio di tempo per gli operatori sanitari, una tracciabilità più sicura e precisa, continuità tecnologica tra Terapia Intensiva e sala operatoria. Consentono, infine, interventi a guida radiologica.



Quest'ultimo tassello si aggiunge ai precedenti avviati:
- Alla donazione della nuova Pet, il cui paziente zero risale a dicembre 2024, i cui fondi sono stati raccolti in soli 9 mesi

- 4 camere umanizzate nel reparto di Oncologia

- Campagna nuova tecnica interventistica ginecologica

- Born in Cuneo campagna nata l'anno scorso con kit per neonati

- Apparecchiatura stimolazione visiva neurologica

- Sonda transesofageo per un ecografo della Cardiologia

- in corso l'acquisizione di uno scanner intraorale per interventi chirurgici maxillofacciale

- 3 monitor per Pronto Soccorso

- 4 ecografi palmari per shock room in Pronto Soccorso

- Un monitor per tracciare funzionalità cerebrali alla Terapia Intensiva Neonatale

- Per l'umanizzazione si è iniziato con l'installazione di climatizzatori nel reparto di Endocrinologia e poi Day Week Surgery, dove l'intervento si completerà nei prossimi mesi con nuovi infissi e controsoffittatura

- Sempre per l'umanizzazione si sta avviando il progetto per le sale d'attesa della Medicina Nucleare e all'interno del Pronto Soccorso con la realizzazione della stanza del sollievo per persone che devono eleborare un lutto.

- Umanizzate 3 sale Day Hospital al Carle e migliorato Centro Salute Donna.

- Pet therapy e Musicoterapia, nati come progetti sperimentali avviati nella Psichiatria a maggio e poi ampliato ad altri reparti per i risultati benefici dei percorsi di cura alternativi

- Campagna 5x1000: il Cda della Fondazione ha deciso di devolvere il ricavato a favore del welfare del personale, per migliorare la sua qualità di vita e far sì che le cure ai pazienti siano ancora più accoglienti e umane, si migliori il suo rapporto casa-lavoro e si contenga il burn-out

L'impegno di spesa totale da parte della Fondazione Ospedale Cuneo per tutti i progetti elencati ammonta a 900mila euro.

In conclusione la presidente Merlo ha dichiarato: “Sono orgogliosa di tutto quanto fatto e il grazie più grande va alla struttura e allo staff che l'ha reso possibile. Un grazie al Comitato Scientifico. Insieme si può”.



Progetti per il 2026
 

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Saranno tre i grandi progetti che vedranno impegnata la Fondazione Ospedale Cuneo il prossimo anno.

Nel dettaglio verrà allestita una sala ibrida multidisciplinare, accompagnata da un progetto più ampio e condiviso con i professionisti. Verrà realizzata grazie anche all’intervento di Intesa Sanpaolo e Fondazione CRC nell’ambito dell’iniziativa “La Salute al Centro”. 
Complessivamente l'ambizioso progetto vale quasi 3 milioni di euro e comprende la relativa formazione, nonché una nuova organizzazione.

Nel 2026 prenderà forma il progetto legato al Tomasini Campus e centro hub tecnico scientifico con la creazione di un polo di formazione aperto e utile a tutto il territorio e non solamente a Cuneo. Il 10 dicembre l'ex collegio dei Gesuiti diventerà di proprietà della Fondazione e si potrà così passare alla fase successiva della ristrutturazione che avverrà in tre grandi tranche. Il primo lotto sarà destinato alla realizzazione del polo di formazione interessando la parte della chiesa e il pian terreno dove sorgerà uno spazio in cui poter utilizzare simulatori, collegare macchinari di ultima generazione e che generano dati, utili alla formazione e alla ricerca sanitaria.

La triade progettuale si conclude con un omaggio all'ospedale S.Croce e alla sua memoria da lasciare in eredità alle generazioni future attraverso un racconto fotografico. Sarà allestita, in primavera, nei nuovi locali ristrutturati del Tomasini Campus la mostra fotografica "Alla luce della cura: un ritratto fotografico dell'ospedale di Cuneo". Oltre 6mila foto e video di Marco Sasia sono stati la narrazione dell'ospedale nella quotidianità, cogliendo gli attimi più inediti e sconosciuti.
Un reportage-documentario per esprimere in un modo alternativo un microcosmo a servizio della cittadinanza.

Sara Aschero