Eventi - 05 dicembre 2025, 12:41

Pane, comunità e storie a Venasca: gli ultimi appuntamenti di Forni Narranti 2025

Dal 12 al 21 dicembre due incontri conclusivi sulla inclusione e la memoria collettiva. Dicembre si anima anche con tradizionali festeggiamenti natalizi e iniziative culturali

Si avvia alla conclusione l’edizione 2025 di Forni Narranti – Storie di pane, cultura e condivisione, la rassegna che ha accompagnato l’autunno di Venasca mettendo al centro il pane come simbolo di comunità, lavoro, tradizione e rinascita. Gli ultimi due appuntamenti, in programma venerdì 12 e domenica 21 dicembre e a partecipazione libera, offrono uno sguardo complementare su due temi che la rassegna considera fondamentali: il valore sociale del lavoro e la forza identitaria delle storie custodite dai territori.

Venerdì 12 dicembre alle ore 21, nel salone comunale, si tiene l’incontro Panatè. Dal carcere escono cose buone, con Davide Danni e Viviana Bruno della Panaté Società Benefit di Magliano Alpi. L’appuntamento è dedicato alla presentazione di un modello innovativo di impresa carceraria che unisce inclusione sociale, formazione professionale e alta qualità produttiva. Panatè nasce con una missione precisa: innescare un processo virtuoso tramite il quale i detenuti imparano un mestiere, sperimentano un percorso di crescita e accedono a una reale prospettiva occupazionale, anche dopo la fine della pena. Attraverso il lavoro e la responsabilizzazione delle persone detenute è dimostrato che è possibile tra l’altro ridurre notevolmente il rischio di recidiva tra coloro che escono dal carcere. Grazie ai laboratori di panificazione attivati all’interno degli istituti penitenziari – per ora quelli di Cuneo, Fossano e Torino – si integrano dimensione produttiva e impatto sociale, e Panatè, che produce anche in un laboratorio a Magliano Alpi nel quale sono impiegati numerosi ex detenuti, si posiziona come una realtà ibrida capace di operare sia “dentro” sia “fuori” dal carcere. La produzione artigianale di focacce, pinse e altri prodotti da forno di alta qualità è destinata al mercato horeca e food service, mentre i laboratori sono gestiti da cooperative sociali che garantiscono regolare contratto di lavoro e continuità formativa. Il progetto si fonda su un’idea di economia che accoglie, valorizza le persone e costruisce nuovi scenari per la loro autonomia futura. Gli ottimi risultati sono stati riconosciuti anche a livello nazionale: Panatè ha ottenuto il secondo posto al Premio Innovazione Sociale 2025 promosso da Fondazione CDP e Intesa Sanpaolo. L’iniziativa è oggi in espansione, con quattro nuove collaborazioni previste entro il 2026.

Domenica 21 dicembre alle ore 21, sempre nel salone comunale, Forni Narranti si chiude con Impasti di memoria, un progetto teatrale partecipato guidato dall’attore, autore e regista Daniele Ronco, fondatore della compagnia Mulino ad Arte. Lo spettacolo nasce da una residenza di tre giorni nel paese: nei giorni che precedono lo spettacolo, Ronco incontrerà abitanti, famiglie, fornai e persone legate ai forni e alle panetterie storiche, raccogliendo testimonianze e ricordi che diventeranno materia viva per un racconto teatrale originale. Il pane, alimento quotidiano e simbolo universale di condivisione, diventa in questo percorso un filo narrativo che unisce storie intime e memoria comunitaria. Le parole e gli stimoli raccolti verranno rielaborati e restituiti al pubblico in una rappresentazione unica e totalmente originale, costruita a partire dalle voci e dai vissuti di Venasca. Impasti di memoria è un esempio di teatro come strumento di comunità, capace di trasformare un patrimonio immateriale in un momento di riconoscimento collettivo, di valorizzazione culturale e di narrazione condivisa.

Con questi due appuntamenti si conclude una rassegna che ha affrontato il tema del pane in tutte le sue dimensioni: prodotto, cultura, lavoro, memoria e futuro. Forni Narranti chiude così il suo percorso 2025 restituendo alla comunità di Venasca un mosaico di storie che parlano di cura, identità e possibilità di cambiamento e pensando già all’edizione 2026 della rassegna, organizzata dal Comune di Venasca con il sostegno della Fondazione CRC e della Fondazione CRT, in collaborazione con l’Agenzia di Sviluppo Locale di AFP, la Biblioteca civica e la Pro Loco di Venasca.

Intanto, a dicembre Venasca propone anche un ricco calendario di appuntamenti dedicati al Natale. Venerdì 19 il salone comunale ospita, alle ore 18.30, la consegna degli attestati alle coppie venaschesi che celebrano importanti anniversari di matrimonio e, alle ore 21, un incontro tra amministrazione e cittadini per gli auguri di fine anno nel quale si tiene anche la presentazione dei progetti conclusi nel 2025 e di quelli previsti per il 2026. Sabato 20 alle ore 16.30 in biblioteca civica proseguono gli incontri letterari con la presentazione del saggio “La voce della Dea gnostica” (Venexia Editore, Roma 2025) dello storico delle religioni e giornalista centallese Paolo Riberi, in dialogo con il prof. Alessandro Tonietta; alle ore 17, nella sala consiliare, è prevista la consegna della Costituzione ai neo-diciottenni. Domenica 21 dicembre il paese si anima per l’intera giornata con il Mercatino di Natale della Valle Varaita; alle ore 17 in biblioteca c’è inoltre la conferenza “I tredici dolci del Natale occitano” a cura di Rosella Pellerino, direttore scientifico di Espaci Occitan, mentre al medesimo orario l’Istituto Musicale Don Allemano - Valle Varaita organizza un concerto in parrocchiale. Martedì 23 dicembre, alle ore 16, l’amministrazione incontra gli anziani per il tradizionale scambio di auguri, mentre la sera del 24 dicembre, dopo la Messa di Natale delle 23, cioccolata calda e vin brulè saranno offerti sotto l’ala di Piazza Caduti.

[Paolo Riberi, autore de "La voce della Dea gnostica"]

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