Sanità - 09 dicembre 2025, 12:37

Sanità, quest'anno tocca all'ospedale di Savigliano: per Agenas è tra i migliori quindici in Italia

E' infatti tra le 15 strutture valutate di livello "alto o molto alto" in almeno sei aree

Arriva come ogni anno l'analisi delle performance degli ospedali italiani. 

L'Agenas ha presentato oggi al ministero della Salute i risultati finali del Programma nazionale esiti (Pne) 2025 che fotografa "un sistema sanitario in grado di migliorare quando siano fissati riferimenti normativi precisi e i dispositivi di valutazione permettano di monitorare i progressi fatti, indirizzando il cambiamento verso obiettivi condivisi e misurabili", sottolinea l'Agenas. 

La qualità dell’assistenza "migliora, ma il sistema rimane segnato da forti diseguaglianze territoriali, e da un divario Nord-Sud (ad esempio, sui volumi per la chirurgia oncologica complessa di pancreas e retto, sulla tempestività di accesso a procedure salvavita e sull’appropriatezza clinica in area materno-infantile)", evidenziano i tecnici dell'Agenas. 

Nell’edizione Pne 2025 sono state complessivamente valutate 1.117 strutture di ricovero per acuti (pubbliche e private), utilizzando i dati delle schede di dimissione ospedaliera (Sdo), linkati con l’Anagrafe tributaria (per la verifica dello stato in vita dei pazienti) e con il flusso dell’emergenza-urgenza (Emur) per la parte relativa al pronto soccorso.

Il Programma non è una classifica, è il leitmotiv dell'Agenzia, ma propone comunque l'elenco di aziende ospedaliere che hanno fatto meglio di altre. 

Alla base c'è uno strumento per le attività di audit, il ‘treemap’, che permette di restituire una rappresentazione grafica sintetica della qualità delle cure, attraverso gli indicatori relativi a 8 diverse aree cliniche.

Chirurgia generale, Nefrologia, Chirurgia oncologica, ambito Cardiocircolatorio, Sistema nervoso, Respiratorio, Gravidanza e Parto, area Osteomuscolare e ortopedica.

Complessivamente, tra le 871 strutture valutate con il 'treemap' nella presente edizione (pari al 78% delle strutture per acuti), 189 - il 21% - hanno raggiunto "valutazioni alte/molto alte su tutte le aree sulle quali sono state valutate". 

Sono 15 le strutture valutate su almeno 6 aree, che hanno raggiunto nel 2024 un "livello alto o molto alto". 

Tra questi c'è l'Ospedale di Savigliano, con altre strutture di dimensioni piccole e medie, come quello di Montebelluna o Città di Castello. 

Nel 2025 è invece il Santissima Annunziata a distinguersi a livello nazionale, assieme ai seguenti nosocomi: Ospedale Bolognini (Lombardia); ospedale di Montebelluna (Veneto); ospedale Bentivoglio (Emilia-Romagna); ospedale di Città di Castello (Umbria); ospedale Maggiore Di Lodi (Lombardia); Fondazione Poliambulanza (Lombardia); ospedale Papa Giovanni XXIII (Lombardia); Istituto Clinico Humanitas (Lombardia); ospedale di Cittadella (Veneto); ospedale Fidenza (Emilia-Romagna); Pof Lotti Stabilimento di Pontedera (Toscana); Stabilimento Umberto I - G. M. Lancisi (Marche); Aou Federico II di Napoli (Campania); Ospedale di Mestre (Veneto).

Mancano in questa classifica i principali ospedali italiani. 

L'anno scorso l'ospedale hub di Cuneo aveva scalato le classifiche nazionali, grazie ad una valutazione che aveva tenuto conto delle performance cliniche, gestionali e organizzative. I dati sono stati confermati anche quest'anno. 

redazione