In Piemonte le pazienti che si siano sottoposte ad intervento di asportazione e ricostruzione dell'areola mammaria e che eseguono tatuaggi a fini correttivi/terapeutici della pigmentazione del complesso areola capezzolo potranno vedersi rimborsate le spese fino ad un massimo di 400euro.
A mettere a disposizione le risorse è stato l’Assessorato alle Politiche sociali della Regione Piemonte dell’assessore Maurizio Marrone, dando attuazione alla L.R. 30 gennaio 2023, n. 2, “Disposizioni relative alle attività di tatuaggio e piercing” promossa dalla capogruppo del M5S in Consiglio Regionale Sarah Disabato.
In Piemonte, il tumore al seno è il più frequente tra le donne (ma colpisce anche gli uomini), con oltre 4.400 nuovi casi stimati annualmente, e mostra un'ottima sopravvivenza a 5 anni (circa 88%).
Il progetto, nella prima fase sperimentale, prevede la messa a disposizione delle risorse a favore dell’Azienda Zero, in quanto sede e coordinatrice della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle D’Aosta.
Ai pazienti (donne o uomini che siano) verrà rimborsata una quota di spesa fino ad un massimo di 400 euro, previa esibizione del titolo di spesa fiscalmente riconosciuto e della relativa certificazione della prestazione eseguita.
Tale rimborso avverrà presso i Centri Accoglienza e Servizi (CAS) della propria Azienda Sanitaria regionale, presso cui si è eseguito l’intervento e/o si è in carico per i percorsi di controllo post operatorio.
I CAS raccoglieranno le domande di contributo con la modalità a sportello. Le domande di contributo saranno rivolte a chi abbia eseguito il
tatuaggio per “pigmentazione del complesso areola-capezzolo”, in regime privato, a far data dal 01.01.2024.














