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Eventi | 09 dicembre 2025, 11:32

Fossano, la Concattedrale si illumina per l'Avvento: oltre cento candele accese tra i fedeli

L'8 dicembre la meditazione "Il respiro di Dio è già Natale" ha guidato i presenti in un percorso di luce e musica con l'Ensemble Vox Cordis

Fossano, la Concattedrale si illumina per l'Avvento: oltre cento candele accese tra i fedeli

Nella serata dell’8 dicembre la Basilica di Santa Maria e San Giovenale, Concattedrale della diocesi di Cuneo-Fossano, ha ospitato un’intensa e suggestiva meditazione spirituale dal titolo “Il respiro di Dio è già Natale”.

L’incontro ha guidato i presenti in un percorso liturgico e simbolico che abbraccia l’intero tempo di Natale, dalla prima domenica di Avvento fino alla Candelora. L’iniziativa si è aperta richiamando il significato profondo dell’Avvento: memoria della prima venuta del Salvatore nella nostra carne e supplica ardente del suo ritorno glorioso. In questo tempo di attesa e compimento, come “in musica il respiro è già canto”, così – è stato ricordato – il respiro di Dio è già Natale: il respiro che crea, che parla ai profeti, che visita Maria e continua a sfiorare il cuore di ogni uomo. A dare voce e spazio al cammino di preparazione è stato l’Ensemble vocale Vox Cordis, gruppo nato a Fossano nel 2022 e legato fin dagli inizi proprio alla Concattedrale.

La serata ha alternato letture poetiche, brani della Sacra Scrittura e canti corali, in un crescendo di luce e raccoglimento. L’accensione progressiva delle quattro candele dell’Avvento, in una chiesa volutamente in penombra, ha guidato l’assemblea attraverso le tappe del tempo liturgico. A scandire il percorso anche la collocazione dell’icona dell’Immacolata, accompagnata dalle note delicate dell’Alma Dei Mater.

Il momento del Natale è stato segnato dal gesto simbolico di una giovane in veste bianca che ha deposto un lume su un letto di paglia, segno della luce di Cristo che nasce e illumina il mondo. Quella stessa luce è stata poi condivisa con i numerosi presenti: oltre centoventi candele hanno brillato tra i banchi, mentre la basilica si accendeva “a festa” e il coro intonava i canti natalizi più amati, da “Noel” a “A Betlemme di Giudea”. Il percorso si è concluso con la Candelora e il canto del Nunc dimittis: “Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace”. Al termine del canto si sono spente tutte le luci e la chiesa è rimasta illuminata soltanto dai piccoli lumi accesi e dall’albero di Natale con le sue ottomila luci, richiamo alla luce di Cristo che guida il cammino dell’umanità. In un clima di profonda emozione e soave bellezza, la serata si è chiusa con la benedizione solenne. Ognuno è tornato a casa portando con sé un frammento di luce nuova nell’attesa del Natale.

cs

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