Attualità - 10 dicembre 2025, 06:01

Cuneo: per il futuro utilizzo di Cascina Vecchia si intravedono prospettive concrete

Il Comune, dopo la rinuncia alla gestione della struttura da parte di Open Baladin srl ancora prima di iniziare l’attività e lo scioglimento consensuale del contratto, intende seguire il percorso della concessione in valorizzazione al privato attraverso un Bando

Finalmente prospettive concrete per Cascina Vecchia?

Sul futuro di Cascina Vecchia, l’antico fabbricato rurale nella frazione di San Rocco Castagnaretta, dopo la rinuncia alla gestione della struttura da parte dell’Open Baladin srl ancora prima di iniziare l’attività e lo scioglimento consensuale del contratto con il Comune, l’assessora alla Cultura, Cristina Clerico, si era espressa chiaramente nell’Assemblea municipale di ottobre: “L’obiettivo rimane quello di recuperare le funzioni di incontro, commercio, scambio, valorizzazione culturale e della narrazione di tutto ciò che riguarda il rapporto dell’uomo con la terra. Ne discuteremo in Commissione. La parte tecnica e, soprattutto, quella politica della Giunta, porteranno al tavolo le indicazioni come quadro di cornice che poi andremo a colorare tutti insieme. Cascina Vecchia è recuperata, è sana e attende di trovare un nuovo concessionario”. 

E così è stato in Commissione. “I modelli attuali di gestione del patrimonio - ha detto Clerico - prevedono una regia e una concertazione costante e continua tra l’Ente proprietario dell’immobile e il privato che andrà ad occuparsene. In modo da ottenere la migliore valorizzazione possibile degli spazi pubblici interessati e non una rigida contrapposizione degli obiettivi da raggiungere”. 

(L'assessora Cristina Clerico)

Con gli Uffici del Patrimonio e l’assessore Alessandro Spedale è stato individuato il nuovo percorso della concessione in valorizzazione. 

Il Comune affiderà al privato, attraverso un Bando, la gestione dell’immobile per un periodo ancora da determinare, ma l’intenzione sarebbe quella di prevedere un tempo dai 10 ai 30 anni. Incassando un canone annuo, indicando le linee guida entro le quali operare e chiedendo un investimento minimo di 606.000 euro come cofinanziamento per completare gli allestimenti interni. 

Un mix tra la concessione amministrativa e il partenariato pubblico-privato. L’Ente pubblico sceglierà poi la proposta ritenuta migliore. “Si tratta - ha spiegato l’assessore Spedale - di un percorso flessibile. I progetti presentati devono avere un Piano economico finanziario che dimostri la sostenibilità nel tempo della futura gestione dell’immobile”.

(L'assessore Alessandro Spedale)

Le opposizioni, in particolare Giancarlo Boselli del gruppo Indipendenti, hanno chiesto di condividere i prossimi passaggi con gli aspetti principali del Bando. Dunque per vedere il complesso finalmente fruibile dai cittadini bisogna ancora attendere. Ma, ora, le prospettive sono concrete.

Gli ultimi anni

Gli ultimi anni di Cascina Vecchia sono stati piuttosto travagliati. L’antico e prestigioso edificio alle porte di Cuneo, nella frazione di San Rocco Castagnaretta, che accoglie chi arriva dalla Francia, è uno dei pochi esempi rimasto in città, e forse nel Nord Italia, di struttura originale risalente a metà del 1400. La sua realizzazione, tipica dell’architettura rurale, è già documentata nel 1445. Abbandonata per molti anni, l’Amministrazione del sindaco Borgna ha deciso di rimetterla in sesto, con l’obiettivo di farla diventare un punto di riferimento per le iniziative culturali, e non solo, legate alle tradizioni del luogo. 

(L'ex sindaco Federico Borgna)

Utilizzando, in buona parte, le risorse messe a disposizione dallo Stato con il Bando Periferie, integrate da fondi comunali. I lavori, per una spesa inizialmente prevista in 2.255.000 euro, sono stati affidati alla Fantino Costruzioni di Cuneo che ha aperto i cantieri nel febbraio 2020. Tempo per chiuderlo, 455 giorni. Ma l’emergenza Covid ha costretto quasi subito, prima a sospendere e poi a rallentare l’intervento. Inoltre, la difficoltà a reperire i materiali edili durante la pandemia ha fatto lievitare i costi imponendo al Comune di finanziare le opere con ulteriori 300.000 euro. 

Intanto, nel 2022, era stata sottoscritta con Open Baladin srl, che già aveva e ha in gestione la Tettoia Vinay nell’ex piazza Foro Boario, il contratto di concessione per occuparsi anche di Cascina Vecchia. Un accordo, poi, ulteriormente modificato nel 2024. Ma il privato, che doveva investire 600.000 euro per adattare l’edificio alle proprie esigenze operative, il 29 maggio 2025, ancora prima di iniziare l’attività, ha rinunciato all’impegno assunto. 

(Elio Parola di Open Baladin)

Nel giugno scorso Comune e Open Baladin hanno raggiunto l’intesa per uno scioglimento consensuale del contratto, in cui sono state previste la riconsegna immediata dell’immobile all’Ente pubblico e la rinuncia alla restituzione dei canoni già versati e della garanzia inserita nell’accordo. Per un totale di 60.000 euro. Ora, si sta concretizzando il nuovo percorso di utilizzo. 

Sergio Peirone