L’inverno 2025–2026 sta confermando anche in Piemonte – e in particolare nella provincia di Cuneo – una co-circolazione intensa di virus respiratori e intestinali.
Influenza stagionale, COVID-19, RSV, enterovirus e gastroenteriti virali si sovrappongono, con un impatto visibile sui Pronto Soccorso pediatrici, sugli ambulatori di MMG/PLS e sulle comunità scolastiche e residenziali.
Sul tema, anche per dare indicazioni e spunti operativi ai colleghi medici, sono intervenuti Valerio Del Bono, Direttore S.C. Malattie infettive A.O. S. Croce e Carle – Cuneo e Fulvio Pomero, Direttore S.C. di Medicina Ospedale Michele e Pietro Ferrero ASL CN2 Verduno.
L'articolo è comparso sul notiziario OMCEO Cuneo.
DUE ONDATE PARALLELE IN PIEMONTE E IN PROVINCIA DI CUNEO
I dati regionali e la sintesi epidemiologica mostrano, a inizio dicembre 2025, un quadro di alta attività virale con incidenza elevata delle infezioni respiratorie acute, in particolare nella fascia 0–4 anni (≈25 casi per 1.000 assistiti).
Ondata respiratoria
- Influenza stagionale arrivata prima del previsto, con molti casi pediatrici, febbre per 4–5 giorni e una forma definita “abbastanza aggressiva ma non pericolosa” dal PS pediatrico di Cuneo.
- Co-circolazione di COVID-19 e di altre virosi (rinovirus, adenovirus), nonché di patologie batteriche come la scarlattina.
Ondata intestinale
- Quadro compatibile con gastroenterite virale acuta (prevalentemente norovirus e rotavirus), con nausea intensa, vomito, crampi addominali e diarrea variabile, ben sovrapponibile alla descrizione di Cuneo24 e del capitolo di Harrison sulla viral gastroenteritis.
- In parallelo, la Regione Piemonte ha attivato la profilassi RSV con nirsevimab per i lattanti dall’1 ottobre, con oltre 12.000 dosi somministrate e una riduzione attesa delle bronchioliti gravi che richiedono assistenza medica o ricovero.
QUATTRO QUADRI CLINICI DA DISTINGUERE
I capitoli di Harrison su influenza, infezioni respiratorie virali, enterovirus e gastroenteriti virali forniscono il telaio teorico per leggere i casi che vediamo in Granda.
Influenza stagionale (virus A/B)
- Esordio brusco, febbre alta, faringodinia, mialgie, cefalea, tosse secca, intensa astenia.
- Epidemie invernali con picchi rapidi; maggiore rischio di complicanze in anziani, cronici, gravide e immunodepressi.
COVID-19 (SARS-CoV-2)
- Quadro più vario: dal banale raffreddore a polmoniti con insufficienza respiratoria.
- Nei fragili, rimane causa rilevante di ricovero e di riacutizzazioni di croniche.
RSV e bronchiolite del lattante
- Infezione respiratoria con raffreddore iniziale, poi tachipnea, tirage, difficoltà ad alimentarsi; principale causa di bronchiolite nel primo anno di vita.
- Oggi mitigata dalla profilassi monoclonale nei neonati ad alto rischio.
Gastroenterite virale (“influenza intestinale”)
- Norovirus (tutte le età) e rotavirus (soprattutto bambini piccoli) provocano esordio rapido con nausea, vomito, crampi, diarrea, febbre modesta e durata di 24–72 ore per i sintomi maggiori.
- Per la pratica clinica cuneese, il primo passaggio è non usare influenza come contenitore per tutto: la distinzione respiro vs intestino ha implicazioni dirette su triage, test e uso delle risorse.
IMPLICAZIONI PRATICHE PER LA GRANDA
La co-circolazione di più virus respiratori e intestinali rende meno utile inseguire “il nome del virus” e più importante inquadrare il pattern clinico e il livello di rischio. In questo senso, la letteratura (Harrison) e le fonti locali convergono: influenza, COVID-19 e RSV condividono vie di trasmissione respiratorie e colpiscono in modo selettivo i fragili; la gastroenterite virale, invece, viene trasmessa per via oro-fecale e ha come vero bersaglio l’equilibrio idrico-elettrolitico.
Per il medico di famiglia della provincia di Cuneo questo si traduce in alcune priorità:
- favorire l’uso appropriato del PS, mantenendo il ruolo di filtro per i casi lievi-moderati;
- proporre con continuità, ma senza toni prescrittivi, vaccino antinfluenzale, richiami COVID e profilassi RSV ai soggetti eleggibili;
- insistere su igiene delle mani, gestione corretta della gastroenterite e riconoscimento precoce dei segni di disidratazione, soprattutto in un territorio ampio, con valli e borghi lontani dai presidi ospedalieri.
- l’utilizzo delle mascherine chirurgiche nei i pazienti fragili.
Per l’ospedale e le direzioni sanitarie, la stagione in corso è un banco di prova per testare percorsi condivisi MMG/PLS–PS–RSA e per integrare i dati di sorveglianza regionale con ciò che realmente accade nei pronto soccorso di Cuneo, Verduno, Mondovì, Savigliano.