Intervenendo ieri, venerdì 19 dicembre, ad Alba, alla conferenza stampa di presentazione della pista ciclabile Alba-Canelli, il presidente della Regione Alberto Cirio ne ha approfittato per fare il punto su quattro situazioni “aperte” ereditate al momento del suo insediamento al Governo del Piemonte, con quelli che erano “nodi irrisolti” per il territorio.
“L’ospedale di Verduno, l’autostrada Asti-Cuneo, la ferrovia Alba-Asti e la pista ciclabile: quattro situazioni di cui si era parlato tanto, con molti confronti”. Inaugurato il primo a tempi di record per far fronte all’emergenza da pandemia di Covid-19, il presidente Cirio è tornato sull’apertura del tratto mancante dell’A33, promessa entro la fine dell’anno e in programma per il 30 dicembre prossimo, anticipata dal collaudo ufficiale.
“Finalmente si potrà andare da Asti a Cuneo senza uscire dall’autostrada. Avremo ancora un tratto con una sola corsia per senso di marcia, fino ad aprile, ma era importante aprire mentre procederemo con il completamento dei due tratti mancanti, in corrispondenza di altrettanti ponti”.
“Un altro elemento era la ferrovia Alba-Asti, che siamo riusciti a far ripartire nonostante fosse complicato. Funziona abbastanza, anche se potrebbe funzionare meglio: stiamo monitorando, ma questo collegamento ci costa circa 3 milioni di euro all’anno. Non era però una soluzione sostitutiva alla ciclabile, che collega oggi Alba e Canelli".
Quest'ultima è stata realizzata "trovando risorse importanti, spendendo 58 milioni di euro per le piste ciclabili in Piemonte, 30 da progetti strategici (3 progetti da 10 milioni: la ciclopedonalizzazione del Lago Maggiore, il collegamento delle Regge torinesi, da Stupinigi a Venaria, e la Alba-Canelli) e 28 a bando. Opportunamente il sindaco di Alba ha unito queste risorse ai Fondi di Coesione europei, e oggi riusciamo a presentare un progetto importante.
Ora possiamo concentrarci sulla tangenziale di Alba e sulle opere di accompagnamento, in particolare sul rilevato della vecchia tangenziale, 2,2 km di asfalto, un po’ da manutenere, nei Comuni di Guarene e Castagnito. Anas dovrebbe teoricamente rimuoverlo, ma costa meno accogliere i nostri suggerimenti e farne un altro pezzo di autostrada.
Col sindaco stiamo lavorando anche su un altro tema, l’uscita del parcheggio della Ferrero, che affronteremo nei prossimi mesi.
Un pezzo per volta, le cose – anche quelle complicate – vanno a soluzione e premiano il lavoro che facciamo insieme, anche dopo aver unito le nostre ATL, perché un turista non sa se si trova in provincia di Cuneo o di Asti”.