L’ultima seduta dell’anno del Consiglio comunale di Saluzzo è stata dedicata in larga parte alla sanità e al bilancio di previsione (di cui riferiremo in un successivo articolo).
In apertura di seduta, il direttore generale dell’Asl Cn1, Giuseppe Guerra, ha relazionato sulle prospettive della sanità del territorio, focalizzando l’attenzione sia sul nuovo ospedale che sulle prospettive della struttura attuale.
Presenti in sala, tra il pubblico, operatori sanitari, il cda dell’associazione “Officina delle Idee” e i sindaci di Venasca, Silvano Dovetta, e Melle, Giovanni Fina, presidente del Bim del Varaita.
Il primo, consigliere provinciale e presidente dell’Unione montana valle Varaita, è anche rappresentante della Conferenza dei sindaci preposta all’iter del nuovo ospedale Savigliano-Saluzzo-Fossano.
“Il nostro lavoro è stato fatto bene, rispettando i tempi che ci eravamo dati. Il progetto è stato consegnato a Inail cui compete ora decidere in merito al finanziamento. Ci risulta ufficiosamente che il progetto sia piaciuto – ha detto Guerra a questo proposito – ma la questione da qui in poi non è più nelle mie competenze”.
A richiamare l’amministrazione comunale e l’Asl sull’Ospedale Civile di Saluzzo era stata un’interpellanza, poi trasformata in mozione, presentata dal capogruppo di minoranza Giovanni Damiano, già presidente dell’associazione “Officina delle Idee”, sorta con questo precipua finalità.
Guerra, nella sua lunga e articolata disamina, ha dato ampie garanzie, spingendosi a dire che, almeno per quanto riguarda l’aspetto della territorialità, “Saluzzo è più importante di Savigliano”.
Tanti gli interventi sia dai banchi di maggioranza che di minoranza con tanti quesiti posti al direttore dell’Asl, il quale era accompagnato dallo staff dei suoi più stretti collaboratori.
Guerra ha ammesso alcuni ritardi a proposito degli interventi previsti dal piano Arcuri, compresa la “Casa di Comunità” (di cui in verità poco o nulla ancora si vede) e alcune criticità emerse a proposito dell’adeguamento del Centro trasfusionale, che comporta una cifra importante.
Il direttore ha elogiato la competenza e la professionalità degli operatori sanitari presenti a Saluzzo “aspetto imprescindibile – ha considerato – per offrire servizi di qualità ai pazienti e garanzie per il futuro”.
“La mozione impegna il sindaco e la giunta comunale a sottolineare alla Regione Piemonte e all’AslCn1 – si legge nell’atto amministrativo- l’assoluta necessità della prosecuzione del potenziamento dell’Ospedale Civile di Saluzzo quale struttura di riferimento territoriale della sanità di prossimità, in modo che la struttura saluzzese sia caratterizzata da una fase di rilancio. Ovviamente – si considera – attraverso l’individuazione di risorse che sembrano oggi difficili da immaginare, in termini sia di dotazione finanziaria sia di personale, che potrebbero derivare anche da più articolata razionalizzazione della rete ospedaliera zonale e provinciale, tenuto conto della particolare vastità e complessità del territorio di riferimento con le sue due valli e 100 mila potenziali utenti”.
Al contempo la mozione evidenzia anche “la non differibile esigenza della realizzazione del nuovo ospedale del quadrante nord ovest della provincia, mediante l’immediato finanziamento e prosecuzione dell’iter di realizzazione”.
La delibera – approvata all’unanimità – auspica inoltre che “le amministrazioni locali vengano ulteriormente coinvolte nelle scelte operative del piano sanitario regionale”.
Accanto alla questione strettamente sanitaria è stata ribadita la necessità di adeguare la rete stradale, con preciso riferimento alla strada 662 Saluzzo-Savigliano, in vista della costruzione del nuovo complesso ospedaliero.