Fossanese - 16 ottobre 2014, 10:03

Si scrive Zhejiang Geely Holding ma si pronuncia Volvo

La Casa svedese, prima comprata dagli americani della Ford (solo comprata, mai amata) e poi venduta ai cinesi, ha mantenuto il cervello in Europa continuando a sfornare prodotti e idee innovative. Ora è la volta di un “motorone” dalla potenza impressionante

Questo 4 cilindri 2.0 Volvo eroga 450 CV

Quelli di Volvo in fatto di motori bisogna lasciarli stare. Sono bravi, molto bravi, e, nonostante siano piazzati nel freddo nord, hanno il fuoco nelle meningi. Una per tutte. Quando il motore diesel nelle auto prese il sopravvento sul benzina, Volvo si trovò spiazzata perché aveva solo grossi propulsori per i camion. Se voleva competere sul mercato delle berline di lusso doveva chiedere aiuto ad un altro costruttore. Fece allora un accordo con Volkswagen e per qualche tempo montò i motori tedeschi. Nel frattempo però i tecnici svedesi si dedicarono contemporaneamente a due progetti: il primo riguardava lo studio di un motore diesel ex novo, il secondo il tentativo di “diesilizzare” il loro potente cinque cilindri benzina che tanto successo aveva in giro per il mondo Una sfida, quest’ultima, mica da ridere dovendo competere con i vari Mercedes, BMW e Audi. Per farla breve dopo un po’ di tempo in Volvo abbandonarono lo studio di un nuovo motore in quanto la trasformazione del benzina era riuscita talmente bene da superare qualsiasi studio specifico diesel, a dimostrazione della validità del progetto di base. Bravi e coraggiosi. D’altra parte per molti anni Volvo ha esportato negli Stati Uniti più auto di qualsiasi altra Casa europea grazie alla riconosciuta qualità complessiva, non solo dei motori.

Ora è la volta di un “motorone” super potente. Volvo offre una combinazione unica di prestazioni ed efficienza con un prototipo 2 litri a benzina 4 cilindri e tecnologia triple boost in grado di erogare niente meno che 450 CV. Dopo la riuscitissima introduzione della gamma di propulsori nel 2013, il team di esperti motoristi di Volvo dimostra ancora una volta la leadership della casa svedese nelle tecnologie di turboalimentazione a emissioni ridotte. Il motore High Performance Drive-E da 450 CV si basa su una serie di tecnologie che solitamente non si trovano in un quattro cilindri. L’unità utilizza due turboalimentatori paralleli alimentati da un turbocompressore elettrico. L’aria compressa proveniente da questa unità, invece che essere incanalata nei cilindri, viene utilizzata per far funzionare i due turboalimentatori paralleli. Il carburante viene convogliato da una pompa del carburante doppia che opera con una pressione di 250 bar. Grazie a una densità di potenza del genere, questo sistema di alimentazione a tripla ‘spinta’, unico nel suo genere, consente una guida estremamente dinamica e senza alcun ritardo del turbo rispetto a un impianto mono-turbo.  

Giulio Conter