Nulli i verbali di accertamento della velocità se l’autovelox o il telelaser non sono stati sottoposti a revisione periodica. Così ha stabilito la Corte Costituzionale con sentenza n. 113/2015. E' una notizia destinata a suscitare una pioggia di reazioni: il Codacons del Piemonte è già pronto ad affilare le armi legali dopo la sentenza della Corte Costituzionale che stabilisce come gli autovelox, ai fini della correttezza delle multe elevate, debbano essere obbligatoriamente sottoposti a verifiche e tarature periodiche.
“E’ evidente come, dopo la sentenza della Consulta, le multe elevate da apparecchi non verificati e tarati siano assolutamente nulle – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Questa sentenza apre uno scenario senza precedenti: sarà possibile ora ottenere l’annullamento di migliaia e migliaia di multe per eccesso di velocità, laddove i Comuni non abbiano eseguito la manutenzione prevista dalla Corte Costituzionale”.
E il Codacons annuncia l’arrivo di una valanga di ricorsi a tutela degli automobilisti del Piemonte. “Siamo a favore della sicurezza stradale, ma contro lo strumento dell’autovelox, a maggior ragione se viene utilizzato dalle amministrazioni comunali al solo scopo di far cassa. Per tale motivo – annuncia Rienzi – stiamo studiando azioni legali da intraprendere in tutti i comuni della regione, al fine di far ottenere agli automobilisti multati il rimborso delle somme spese per le infrazioni registrate da autovelox non a norma”.
Il dottor Carmelo Cataldi ha parlato di "overruling" da parte della Corte Costituzionale. Overruling, in termine giuridico corrente, sta a significare “un ripensamento” da parte della Corte Costituzionale su un consolidato orientamento giurisprudenziale tenuto per anni su una determinata questione.
Quello odierno riguarda l’illegittimità o meno della misurazione della velocità e la conseguente contestazione della norma violata in materia di superamento dei limiti consentiti, l’art. 142 del NCDS, accertata con apparecchiature elettroniche, quali autovelox e telelaser, adesso si aggiungono anche quei famosi box arancioni, presenti a decine sulle strade intercomunali della Provincia di Cuneo e non sottoposte a revisione periodica per la esatta funzionalità e calibratura interna.
Dall'ufficio verbali della Polstrada di Cuneo ci dicono che fino a quando non riceveranno comunicazione ufficiale dal Ministero sul da farsi, nei fatti non cambierà niente.