“Se vuoi un anno di prosperità fai crescere il grano. Se vuoi dieci anni di prosperità fai crescere gli alberi. Se vuoi cento anni di prosperità fai crescere le persone” recita un antica massima. Proprio con l’intento di far crescere le persone, la Cooperativa sociale, aderente a Confcooperative Cuneo, Cassiopea di Boves, che si occupa di inserimento lavorativo, ha lanciato, in collaborazione con Fedagri Piemonte, il progetto “Orti sociali”.
L’iniziativa è partita nel maggio scorso con la consegna dei lotti di circa 60 mq, ricavati da un’area data in comodato nella zona del Cerialdo a Cuneo, e di piantine, sementi e dell’attrezzatura necessaria alla coltivazione di un orto a dodici famiglie selezionate dalla Parrocchia San Pio X, e prosegue con la conduzione, da parte di questi beneficiari, del loro terreno guidati dall’esperienza del personale di Cassiopea.
“Con un appezzamento di 50 mq si può produrre buona parte di verdure per una famiglia di 4 persone. Fornire alle persone la possibilità di coltivarsi la verdura significa dare un sostegno concreto sia sul profilo materiale che sul profilo personale. Si punta a valorizzare il loro lavoro e la loro capacità dando strumenti e conoscenze - dichiara Paola Bernardi, Presidente della Cooperativa Cassiopea, che prosegue - Il progetto ha molte valenze sociali ed educative. Sostiene i nuclei famigliari che per via della crisi stanno attraversando momenti di difficoltà rendendoli parte di un sistema di mutualità più allargato. Le famiglie che hanno ricevuto l’orto in conduzione raccoglieranno i frutti del loro lavoro e del loro impegno e devolveranno parte del raccolto ad enti benefici divenendo così, a loro volta, parte attiva di un sistema solidale. Il progetto è sostenibile anche per quanto riguarda l’ambiente. Le tecniche di coltivazione si rifanno all’agroecologia, utilizzando al meglio le risorse che la natura offre. Negli orti c’è una nutrita presenza di fiori che, oltre all’aspetto estetico, sono importanti per attirare insetti utili. Si ricorre al compost come ammendante del suolo per mantenerlo vivo. Sui confini si sono curati alberi e cespugli, ambiente ideale per la nidificazione. La scelta delle specie, ha ricalcato le varietà autoctone, disponendole in terra secondo precisi modelli di consociazioni. L’iniziativa dei beneficiari ha ulteriormente arricchito le specie presenti, rifacendosi agli usi culinari delle varie regioni e popolazioni rappresentate (marocchini, albanesi, cingalesi)”.
“Anche le cooperative risentono degli effetti della crisi che condiziona questo particolare momento economico e congiunturale, ma sanno rispondere con progetti concreti - commenta Domenico Paschetta Presidente di Confcooperative Cuneo - La cooperazione, che per sua natura è attenta alle esigenze e ai fabbisogni, applica la solidarietà non solo al proprio interno ma anche verso l’esterno e lo fa in un ambito di progettualità e di crescita puntando a valorizzare i talenti ed il lavoro delle persone. Questo progetto – conclude Paschetta – è frutto dei principi cooperativi e dell’intersettorialità che caratterizza positivamente l’ambito cooperativo e consente a contesti anche diversi, come in questo caso l’agricolo e il sociale, di dialogare, progettare e costruire insieme attingendo dalle reciproche esperienze”.