Attualità - 14 gennaio 2012, 15:40

Galvagno dice "E' ufficiale", ma il sindaco di Alba smentisce:"Nessun accorpamento del nostro tribunale con quello astigiano"

Maurizio Marello: “Il Governo non ha assunto alcuna decisione e alla luce dei criteri contenuti nella delibera parlamentare, il Foro albese possiede tutti i requisiti per esistere autonomamente”

Il comunicato stampa del Sindaco di Asti, Giorgio Galvagno, in cui si dà per deciso il presunto accorpamento del Tribunale di Alba a quello di Asti è destituito di ogni fondamento. Infatti, il Governo non ha assunto alcuna decisione in merito e, alla luce dei criteri contenuti nella delibera parlamentare in materia di razionalizzazione degli Uffici Giudiziari, il Tribunale di Alba possiede tutti i requisiti per continuare ad esistere in piena autonomia”.

Così il sindaco di Alba Maurizio Marello smentisce categoricamente qualsiasi accorpamento tra il Foro albese a quello astigiano annunciato in un comunicato pubblicato sul nostro giornale venerdì 13 gennaio e asserisce con forza la difesa del Tribunale di Alba da tutte le forze politiche, istituzionali ed economiche del territorio.

Proprio per fare scudo un incontro sull’argomento stamane tra il sindaco e il senatore Tomaso Zanoletti, l’assessore regionale Alberto Cirio, l'ex sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, l’onorevole Ettore Paganelli, l’assessore Alberto Rizzo di Bra, il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Alba Gian Carlo Bongioanni, gli avvocati Bubbio e Paganelli  a mezzogiorno di sabato 14 gennaio in Comune ad Alba. Destra e sinistra,  tutti insieme per dire:  “Giù le mani dal nostro Tribunale”.  

Ciascuno per le proprie competenze in sede parlamentare e governativa si muoverà a difesa e per il potenziamento di questa struttura - assicura l'avvocato Marello - Lo stiamo facendo da tempo anche se non abbiamo nulla da inventarci per salvare un qualcosa che sta in piedi da solo. In base alla legge delega bastano l’estensione del territorio, l’importanza economica, il bacino di utenza, l’efficienza etc. Con queste caratteristiche il mantenimento del Tribunale di Alba deve essere assolutamente fuori discussione".

E il Foro albese le carte in regola dovrebbe averle. Secondo il sindaco: “In vent’anni ha avuto un incremento significativo con un bacino d’utenza che va oltre le 200 mila persone, una circoscrizione molto vasta, un nuovo Palazzo di Giustizia realizzato negli anni ’80 insieme al carcere. Ci sono tutti gli argomenti perché in provincia di Cuneo oltre al Tribunale del capoluogo possa continuare ad operare anche il Tribunale di Alba. Qualsiasi altra soluzione sarebbe incomprensibile”.

 

Gisella Divino