“Proprio ieri l’altro ho inviato una lettera al Prefetto di Cuneo sul problema legato alla presenza dei nordafricani al Foro Boario che abbiamo dovuto trasferire in una nuova e più che dignitosa sistemazione per la concomitanza con l’evento fieristico di San Chiaffredo. Inizialmente erano 164 (90 ospitati dal Comune di Saluzzo, 74 dai Comuni vicini). Poi ne sono arrivati altri 100, chiamati da un tam-tam incontrollato ed incontrollabile, che va assai oltre la nostra accurata e meticolosa pianificazione dell’accoglienza, frutto dell’incrocio fra i numeri della disponibilità e della richiesta. E che fa della raccolta della frutta una sorta di specchietto per le allodole. E’ un po’ come se il Mondo ci cascasse addosso ogni giorno.
Al Prefetto ho scritto che ci sentiamo responsabili soltanto fino ad un certo punto e fino e che verranno rispettate le regole. Ma il tempo dell’accoglienza per Saluzzo, per gli Enti pubblici è limitato nel tempo, e negli anni a venire faremo passi indietro. Perché è il mondo agricolo che trae vantaggi e guadagni dalla mano d’opera nordafricana ed è al mondo agricolo che toccherà di farsene carico. Al Prefetto ho anche scritto che quello dell’immigrazione senza controllo – pur con il suo vasto campionario di casi umani al seguito – non è più un problema di Saluzzo, bensì della società odierna. Questo è, e chi ha scritto ‘Saluzzo vergogna’ facendo della sterile demagogia o definendoci razzisti, sia lui a vergognarsi del suo comportamento!”.
Così ieri sera il sindaco di Saluzzo Paolo Allemano, nel corso delle “comunicazioni” al Consiglio Comunale a proposito del “problema migranti”.
L’unica replica è venuta dal consigliere d’opposizione Dario Miretti: “Concordo con il sindaco sullo ‘specchietto per le allodole’ e mi auguro che la situazione rimanga sotto controllo, senza degenerare nemmeno quando si cercherà lavoro per la raccolta dei kiwi che non ci sarà perché non ci sono kiwi da raccogliere per via delle perduranti gelate invernali… ”.