Pubblichiamo la nota di Mauro Calderoni (responsabile enti locali, segreteria provinciale Pd Cuneo) e di Emanuele di Caro (segretario provinciale).
Abbiamo sbagliato. Inopinatamente pensavamo che l’assessore provinciale ai trasporti fosse competente per i trasporti in Provincia. Ma, come ci ha spiegato lo stesso assessore, sbagliavamo. Rimane aperta e inevasa la domanda sul quale sia allora la competenza dell’assessore Roberto Russo, ma forse è perché noi siamo incapaci “ad amministrare qualsiasi cosa”, come lo stesso Russo ha affermato nella sua risposta al nostro comunicato.
Sarà per le nostre incapacità, evidentemente, che i pendolari lamentano disservizi cronici, che le aziende dei trasporti rischiano il crack, che le linee sono sempre di meno, i collegamenti sempre più difficoltosi e i lavoratori del settore sempre più preoccupati per il loro futuro. Eppure, altro errore di cui siamo responsabili, avevamo capito che al governo della Provincia ci fossero Russo e la sua parte politica. Evidentemente, ancora una volta, sbagliavamo: loro hanno il presidente, gli assessori e la maggioranza; governare è altra cosa.
Ora, smettendo il tono della celia, sinceramente non cogliamo il senso della replica dell’assessore. Chiedevamo e chiediamo alla Provincia perché, dinnanzi allo sfacelo del sistema trasporti, non si fosse opposta alle scelte regionali. Chiediamo e chiedevamo quali atti avesse intenzione di porre in essere per contrastare il depauperamento del comparto in provincia. Dica almeno, l’assessore Russo, dato che il suo partito ed i suoi alleati negli ultimi anni hanno governato tutto il territorio, di chi sono le responsabilità per lo stato penoso in cui versa il comparto di cui lui, almeno a rimanere al titolo delle deleghe, dovrebbe occuparsi. Della Regione? Di Cota? Della Bonino?
Guardi, assessore, accettiamo anche la riproposizione delle “colpe romane” (e anche lì, almeno fino all’esercizio finanziario ultimo, il suo partito era in maggioranza). Di più, accettiamo anche che dia le colpe e le responsabilità al Pd. Almeno, però, lo faccia citando questioni locali, ché sulle banche toscane e sul patrimonio torinese, ci creda in parola, questa segreteria provinciale, davvero, non ha competenze. Quanto poi agli incontri con i territori e le istituzioni, siamo lieti che oggi l’assessore Russo si dica disponibile a parteciparvi, mentre fino a ieri non ha mai risposto agli inviti di sindaci e Regione. Se vuole o se non riesce, possiamo organizzarne uno noi. Un luogo lo troviamo: la stazione di Saluzzo, ad esempio, è libera e disponibile da almeno otto mesi. O potremmo pensare a un incontro a Ceva, a Ormea, a Mondovì, ad Alba, visto che le problematiche sono le stesse e ugualmente diffuse nella provincia. Quelle sedi, per l'assessore, potrebbero essere ideali per spiegare ai cuneesi che si, il treno l’han tolto, il servizio sostitutivo non lo metteranno perché inquina, la sperimentazione con i privati è cosa da comunisti e che comunque la colpa di tutto è degli altri, che hanno governato prima e che (non ne dubiti, assessore) governeranno dopo.
Mauro Calderoni -Responsabile Enti Locali Segreteria Provinciale PD Cuneo
Emanuele Di Caro - Segretario Provinciale




