Saluzzese - 15 gennaio 2016, 08:01

Crea confusione fra i consumatori. Gli avvocati della Ferrero impongono ad un pasticcere paesanese-torinese di far sparire la “NutRella”

Il nome era il frutto di un mix fra il suo cognome (Re) e la crema al cioccolato più famosa del mondo (Nutella). L’annuncio dato su Facebook dallo stesso Luigi Re

Luigi Re e la sua "NutRella"

Con lui, 50 anni di qui a qualche giorno, torinese di nascita e per lavoro ma paesanese senza dubbio per affetto, ci eravamo accordati per dedicare qualche riga alla sua straordinaria e genuina “crema di cioccolato spalmabile” (assaggiata, buonissima, se non di più) che la sua mente fantasiosa  (ed un po’ ardimentosa) aveva chiamato “NutRella”, frutto di un mix fra il suo cognome (Re) e la crema al cioccolato più famosa del mondo (Nutella).

Facciamo in fretta”, era stato il nostro invito, perché ad Alba (Ferrero) potrebbero aver qualcosa da ridire su quel nome così simile al loro prodotto.

Vieni quando vuoi” fu la sua risposta, anch’egli evidentemente conscio  dei nostri timori.

Poi, una serie inenarrabile di vicissitudini, mandò a monte l’incontro e ieri, giovedì 14 gennaio, la presa di conoscenza che per quell’incontro con Luigi Re, nel suo atelier di goloserie di Campiglione Fenile (a metà strada fra Bibiana e Pinerolo, in provincia di Torino), il tempo era scaduto per sempre.

A darne notizia, in una sorta di splendido racconto dal titolo “L 'elefante e la formica”, apparso sulla pagina Facebook del pasticciere paesanese-torinese.

Oggi è l 'ultima volta che scrivo la parola ‘NutRella’, il nome della nostra crema di cioccolato e nocciola spalmabile che abbiamo iniziato a produrre e vendere circa tre mesi fa e che grazie ai nostri clienti ha girato il mondo. Il suo nome dovrà sparire. Una grande Multinazionale italiana tramite un team di 19 (diciannove) avvocati mi ha intimato di modificare il nome del mio prodotto perché crea un grave rischio di confusione per i consumatori.

Chiedo scusa ai miei clienti se gli ho creato grave confusione ed a questa grande industria per averla danneggiata con questa ingannevole etichetta.

Per me comunque è già una vittoria sapere che una delle tre industrie più grandi del mondo del ‘food’ si sia accorta di un semplice pasticcere che vive e lavora in mezzo ai kiwi in un piccolo paese di nome Campiglione Fenile che prima manco sapevano potesse esistere.

Ancora una volta la storia si ripete, l'elefante schiaccia la formica, ma prendendo spunto da uno scrittore che amo dico: Non importa che tu sia elefante o formica, l'importante è che tu sia un buon elefante tra gli elefanti o una buona formica tra le formiche”.

Così come non importa se quella crema spalmabile si chiamerà (chissà?) “Monviso” anziché “NutRella”: straordinariamente buona e delicata era e straordinariamente buona e delicata continuerà ad essere, aldilà dell’etichetta.

Così come straordinariamente buone e delicate continueranno ad essere le mille ed una qualità di torte che Luigi Re impasta, farcisce e decora quotidianamente dalla “Zurigo” a quella alla nocciola, dalla “Meringata a quella di frutta, dalla “Tartufata Bianca” a quella all’amaretto, dalla “Millefogli” ai semifreddi, dalla “Saint Honorè” a quella di cioccolata e panna, dalle cake design alle…

R.G.