Scuole e corsi - 22 maggio 2018, 13:29

Don Ciotti premia gli studenti del Vallauri di Fossano, vincitori del concorso "Fisco & Scuola"

Organizzato dall'Agenzia delle Entrate. Don Ciotti ai ragazzi: "C'è bisogno di ciascuno di noi. La nostra parte di responsabilità non è delegabile"

"Chi evade è responsabile di furto, perché sottrae risorse a tutti. Però bisogna anche ridefinire il concetto di Legalità, con cui tanti si riempiono la bocca ma sono i primi a infrangerla". Va dritto al punto, don Luigi Ciotti, prendendo la parola alla cerimonia di premiazione del concorso "Fisco & scuola", ospitato al Circolo ufficiali di Torino e organizzato dall'Agenzia delle Entrate per promuovere i valori civili più importanti.

"Voi siete bravi - ha detto alla platea dei ragazzi, ricordando la sua amicizia con il giudice Falcone e non solo - e avete i mezzi per imparare. Perché imparare è il fondamento per il cambiamento. C'è bisogno di ciascuno di noi. La nostra parte di responsabilità non è delegabile".

E accanto agli occhi rapiti dei ragazzi, concentrati a seguire le parole del sacerdote presidente dell'associazione Libera, si è anche avuto tempo di consegnare i riconoscimenti ai migliori tra i concorrenti che hanno preso parte all'edizione 2017/2018 della manifestazione, dedicata all'articolo 53 della Costituzione (equa contribuzione).

In tutto sono stati 42 gli Istituti scolastici coinvolti, con 3000 studenti coinvolti. Ha vinto il Vallauri - Tesauro di Fossano, mentre al secondo posto si è piazzato il Bona di Biella. Terzo gradino del podio per il Curie di Collegno, a pari merito con il Monti di Asti.


"Se venisse applicata fino in fondo - ha concluso don Ciotti - la nostra Costituzione sarebbe l'antidoto migliore all'evasione e alla criminalità organizzata, così come alla guerra, al fascismo e alle leggi razziali. Alla disuguaglianza, perché la legalità si basa sull'eguaglianza. Non deve diventare una parola-sedativo, che lascia compiaciuto chi la pronuncia facendolo sentire dalla parte giusta. Ma poi la realtà è diversa, con furbetti che ci impoveriscono tutti".

Massimiliano Sciullo