Attualità - 12 giugno 2018, 16:20

Crissolo, il sindaco risponde alle accuse di Nicola Dalmasso: “Non spetta a ‘Cuneo neve’ progettare il futuro di questo paese”

Replica in seguito alla nota stampa diramata ieri da “Cuneo neve”, con all’interno un rimando neanche troppo velato al Comune dell’Alta Valle Po

In alto il sindaco Fabrizio Re, in basso Nicola Dalmasso, presidente "Cuneo neve". Sullo sfondo gli impianti di risalita

Dire che ‘Il Comune di Crissolo, a cui fa capo una stazione piccola, ma molto importante, ad oggi non abbia ancora proceduto all’avvio dell’iter’ circa le progettualità legate agli impianti sciistici, è un falso clamoroso”.

Dopo il comunicato stampa diramato da “Cuneo neve” e pubblicato sul nostro giornale ieri pomeriggio (lunedì), giunge la telefonata del sindaco di Crissolo, Fabrizio Re.

Nella nota stampa, Nicola Dalmasso, presidente di Cuneo Neve e della sezione Turismo di Confindustria Cuneo, ha neanche troppo velatamente attaccato, senza contraddittorio, l’Ente pubblico dell’Alta Valle Po con la frase riportata dal primo cittadino, invitando “il Comune a procedere al più presto con la Regione per non correre il rischio di perdere i contributi a disposizione”.

Le cose non stanno proprio così, e quanto detto da Dalmasso non corrisponde al vero” commenta Re.

Il sindaco, argomentando la sua posizione, ripercorre le ultime tappe della vicenda.

Ormai è chiaro come, sul futuro degli impianti, vi siano due progetti. Quello del gestore, che opta per l’allungamento dell’attuale seggiovia biposto, e quello del Comune, che intende posizionare una seconda seggiovia, guardando anche all’impiego durante le stagioni estive.

Non dimentichiamo però – aggiunge il primo cittadino – che a Crissolo tutto il paese si è espresso.

Abbiamo un Consiglio comunale che all’unanimità, minoranza compresa quindi, ha votato a favore di una seconda seggiovia. Parimenti, in una serata pubblica, il paese, per bocca di commercianti, residenti e maestri da sci hanno condiviso il progetto del Comune”.

Durante l’assemblea pubblica citata dal sindaco (era il 24 ottobre 2017) era emerso anche il parere della stessa Regione Piemonte e del Parco del Monviso. Erano infatti intervenuti rispettivamente Paolo Allemano (“Bisogna avere una visione del turismo multistagionale e non investire pensando solo ai tre mesi della stagione invernale: non sarebbe buon investimento”) e Gianfranco Marengo (“Gli impianti sono un tassello, ma il futuro e la Montagna. Dobbiamo riflettere su come utilizzare gli impianti al meglio, ma 365 giorni all’anno”).

L’unico contrario al progetto del Comune, in quella serata, era forse stato proprio Nicola Dalmasso, che si era posto in termini di netto contrasto con il vicesindaco, ed ex primo cittadino, Aldo Perotti.

Durante la prima riunione in Regione Piemonte, alla presenza del Comune, di “Cuneo neve” e dei funzionari regionali, non è ancora stato definito l’accordo per il proseguimento dell’iter. Se ne parlerà in una secondo incontro.

 “Fatte queste premesse – rimarca il sindaco Re – rispediamo comunque al mittente le accuse di non aver proceduto ad avviare l’iter mosseci da ‘Cuneo neve’. Abbiamo incaricato un ingegnere, abbiamo commissionato studi di fattibilità e progettualità, portate in Consiglio comunale ed all’attenzione del paese.

Ringrazio di cuore la Regione Piemonte, nei suoi organismi sia politici che tecnici, per il grande lavoro svolto sinora, ma ricordo che l’accordo di programma per ottenere il contributo regionale viene sottoscritto dal sindaco e dal presidente della Regione stessa. Il Comune, peraltro, è l’Ente chiamato a compartecipare economicamente in fase di realizzazione dell’opera.

Detto ciò, ribadisco dunque con forza che non spetta a ‘Cuneo neve’ la progettazione del futuro del nostro paese, nonostante sia chiaro come quest’ultima preferisca un progetto che agevoli un privato rispetto al pubblico”.

Nicolò Bertola