Saluzzese - 25 ottobre 2017, 17:15

Dal Comune di Crissolo sei progetti per riorganizzare gli impianti a fune, su tutti una nuova seggiovia che conduca sino al Monte Granè

Dalla Regione arriveranno 880mila euro. Il nuovo impianto partirebbe dall’arrivo dell’attuale seggiovia giungendo alla zona del “Colletto”. Lo studio di fattibilità presentato in una serata dal clima sereno a costruttivo, che fa ben sperare

La serata di presentazione dei progetti per gli impianti a fune

Sei progetti per la “riorganizzazione funzionale degli impianti a fune del comprensorio sciistico di Crissolo.

Sono queste le fondamenta sul quale si poggia lo studio di fattibilità commissionato dall’Amministrazione comunale all’ingegner Dario Alberto, che ha lavorato in stretta collaborazione con il geometra dell’ufficio tecnico Marco Bovero.

Il sindaco Fabrizio Re ha introdotto la serata di presentazione, lunedì sera a Crissolo e, prima di passare agli aspetti tecnici, ha voluto ribadire come lo spirito tra Ente e gestore debba rimanere “sereno e costruttivo”.

Al tempo stesso, il primo cittadino ha affermato che gli “usi civici saranno comunque da appianare, per poter dar piena operatività alla convenzione 25ennale per la gestione”.

La “Sala delle Guide Alpine” ha raccolto un centinaio di persone. Tra queste, in prima fila, buona parte dell’Amministrazione comunale, il gestore Gabriele Genre, la Giunta comunale, il consigliere regionale Paolo Allemano, il presidente del Parco del Monviso Gianfranco Marengo e una rappresentanza di maestri da sci e dello “Sci club Monviso”.

Il dottor Alberto ha ripercorso quello che è stato l’excursus storico degli impianti, dalla realizzazione delle prime sciovie ad oggi, per poi soffermarsi sui possibili interventi attuabili per riorganizzare il bacino.

Si è parlato – nell’ordine – di completamento della stazione intermedia della seggiovia “Monviso”, realizzazione di una pista di rientro in paese, allungamento dell’attuale seggiovia “Monviso” sino a Tampa Giasset, realizzazione di un nuovo impianto dall’arrivo dell’attuale seggiovia sino a Pian Giasset, realizzazione di un nuovo impianto dall’arrivo dell’attuale seggiovia sino al Monte Granè (zona del “Colletto”) e realizzazione di un nuovo impianto sul vallone verso Pian della Regina.

Sei progetti la cui stima di spesa varia da 700mila euro al milione. E che verrebbero coperti, per 880mila euro, dal contributo della Regione Piemonte, che dovrà essere integrato con un cofinanziamento pubblico.

Per il Comune – ha dichiarato il sindaco Re – è previsto un cofinanziamento del 10%, che in questo caso porterebbe la cifra totale a 960mila euro. Ma, di certo, non perderemo il treno di questo finanziamento e se ci sarà da stanziare il 12% lo faremo, pur di risolvere un problema che attanaglia il paese da più di 50 anni”. Un’affermazione accolta in sala con un applauso, segno di un paese intero che vuole voltare pagina e puntare, unito, in un’unica direzione.

La pista più percorribile, qualora si decida di optare per un nuovo impianto che parta dall’attuale arrivo della seggiovia, sarà quella di acquistarne uno “usato”, revisionato e riposizionabile sui pendii di Crissolo, per un ragionamento di fattibilità economica.

Buone notizie anche per quanto riguarda la realizzazione di una pista di rientro che – dalla stazione intermedia della seggiovia “Monviso” – conduca in paese. “Si apre uno spiraglio – ha detto il primo cittadino – attraverso i fondi ripartiti dall’Ato per la messa in sicurezza del versante, che quindi poi si potrà ben prestare alla realizzazione di una pista di rientro”.

Ciò che è emerso dalla serata, in buona sostanza, sembra essere l’orientamento verso l’allungamento della seggiovia. Resta da vedere per quale delle tre modalità (allungamento dell’impianto esistente, nuovo impianto sino a Tampa Giasset o nuovo impianto sino a Monte Granè) si propenderà.

Secondo il Comune, il fabbricato esistente a Tampa Giasset, per ospitare l’arrivo della seggiovia “Monviso”, necessiterebbe di lavori di adeguamento. Ecco perché si è pensato ad un nuovo impianto, che potrebbe addirittura arrivare più a monte, al Monte Granè appunto, utilizzando quella di Tampa Giasset come “stazione inetermedia”.

In questo modo – ha sottolineato il sindaco – accontenteremmo sia le richieste del gestore, alzando ancora di più la quota di arrivo, che ci tornerebbe utile anche d’estate, per il trasporto in alta montagna degli escursionisti. Dobbiamo puntare a far in modo che la gente per andare al Quintino Sella opti per la seggiovia, decongestionando i parcheggi di Pian del Re e Pian della Regina dalle auto”.

Con l’allungamento della seggiovia esistente – ha detto invece Gabriele Genre – nel nostro progetto abbiamo anche inteso lo spostamento della stazione intermedia attuale per riportarla dov’era un tempo.

Ciò consentirebbe di poter sciare su pista da Tampa Giasset all’intermedio spostata, con la possibilità di innevamento artificiale Allungamento e spostamento saranno a carico di Regione e Comune, mentre il gestore si accollerà un investimento di 800mila euro che prevede il ripristino del fabbricato e la realizzazione di una sciovia dove un tempo c’era la ‘Visolotto’, con un campo scuola per bimbi e principianti.

Ringrazio il sindaco per le premesse. Tutti quanti, noi particolarmente, vorremo in questa fase un’auspicata serenità che ci porti in tempi brevi ad una soluzione, nonostante ho appurato durante l’estate come ci sia qualcuno che riserva scredito e veleni verso la mia famiglia”.

Paolo Allemano, in rappresentanza della Regione: “Se ci lasciamo con dubbi sull’ipotesi tecnicamente migliore vorrà dire che questa sarà una serata ben spesa, dove abbiamo maturato parecchie cose. In primis che è imprescindibile la collaborazione tra pubblico e privato.

Bisogna avere una visione del turismo multistagionale e non investire pensando solo ai tre mesi della stagione invernale: non sarebbe buon investimento. Abbiamo molto di più della neve, guardiamo a Pian Munè, che vive bene perché ha saputo cogliere tutte le opportunità della stazione”.

Parole di apprezzamento sono giunte anche da Massimo Ombrello, capogruppo d’opposizione in Consiglio comunale (“Un’opportunità che auspichiamo da decenni e che ora è a portata di mano”) e dal presidente del Parco del Monviso Gianfranco Marengo: “Gli impianti sono un tassello, ma il futuro e la Montagna. Dobbiamo riflettere su come utilizzare gli impianti al meglio, ma 365 giorni all’anno. Non possiamo non renderci conto che sta cambiando la stagione della neve, così come neve non vuol più dire solo sci in pista”.

Aldo Perotti, vicesindaco e più volte sindaco di Crissolo in passato, dopo aver sollecitato “il paese ad esprimersi”, ha invocato una “sistemazione definitiva per Crissolo, che – ha aggiunto - ha sofferto per la deriva sciistica che ha tralasciato la vocazione originaria, quella dedicata alla montagna. Le risorse ci sono in ogni caso, queste sono ipotesi finanziabili”.

Dalla platea, gli interventi sono andati tutti in favore di un nuovo impianto che arrivi più in quota possibile, definito come la “soluzione ideale”.

La soluzione perfetta – ha chiosato il sindaco – non esiste”.

Ma già solo il fatto che Crissolo si sia trovata, in un clima sereno, per discutere costruttivamente di impianti, fa ben sperare.

Al netto delle scintille (le uniche peraltro) tra Perotti e Nicola Dalmasso, presidente di “Cuneo Neve”, che hanno il sapore di “vecchia” ruggine accumulata negli anni.

La Giunta comunale

Gabriele Genre

L'ingegner Dario Alberto

Da sinistra, Marengo, Allemano, Genre

Nicolò Bertola