Eventi - 14 maggio 2019, 10:05

“Ciò che ci distingue dagli animali è la capacità di immaginare”: la professoressa Dubini chiude gli incontri de “I luoghi comuni della cultura” (VIDEO)

Sabato sera, 11 maggio, tutti gli occhi della sala gremita sono puntati sul direttore scientifico, che espone le sue idee sul numero zero della rassega culturale, organizzato dalla associazione CUADRI, che ha avuto un notevole successo

In foto Paola Dubini, diirettore scientifico; Francesca Salvatico e Andrea Borri, membri dell'Associazione CUADRI; Amedeo Balbi, astrofisico; Antonio Pascale, scrittore

“Ciò che ci distingue dagli animali è la capacità di immaginare”, esordisce così Paola Dubini, direttore scientifico della rassegna “I luoghi comuni sulla cultura”, alla fine dell’ultimo incontro allo Spazio Incontri della Fondazione CRC. 

Tutti gli occhi della sala gremita sono puntati sul direttore scientifico, mentre rilascia le sue dichiarazioni sulla rassegna culturale, organizzata a Cuneo, che ha avuto sede a partire dal 9 maggio, per finire l’11 ed ha riscontrato un notevole successo. 

Si sono scelti i luoghi comuni di Cuneo, dove la gente si raggruppa, per sfatare quei “luoghi comuni” sulla cultura. Si è cercato di trasmettere nozioni importanti su cui riflettere in modo morbido e divertente, presentando l’argomento da un’angolazione un po’ diversa dal solito. 

Ogni evento, in più, è stato organizzato in quella precisa data per un determinato motivo. Ne abbiamo esempio attraverso quelli organizzati per l’11 maggio.

Si è deciso di parlare di sostenibilità perché l’11 maggio è stato definito come giorno in cui si è a  “breakeven” (punto di pareggio) delle risorse che la Terra possiede, ovvero a pari nelle risorse che l'uomo consuma e quelle che sono disponibili sul pianeta. (Per leggere l'articolo sull'evento.)

L’altro argomento trattato è stato l’astrofisica, poiché è stata inaugurata la mostra sulla Luna alla Fondazione CRC “Destinazione Luna. Il futuro è adesso”. Ricordiamo che terrà le porte aperte dal martedì al venerdì dalle 15:30 alle 20 e sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20, fino al 15 dicembre 2019. (Trovate l’articolo sull’inaugurazione della mostra qui.)

L’idea motore della rassegna era quella di portare una nuova iniziativa che potesse dire che la cultura è irrinunciabile ed è qualcosa che allarga la visione del possibile. Ciò che dovrebbe trasparire alla fine di tutto, però, è che di luoghi comuni da sfatare ce ne sono tantissimi e ci si aspetta che si possa continuare ad organizzare eventi simili.

Parla Andrea Borri, presidente dell'associazione CUADRI:

"Siamo molto felici di come è andata la rassegna, sia per la grande partecipazione del pubblico che per i riscontri che stiamo ricevendo. Sapevamo che l'iniziativa aveva generato molta curiosità e interesse ma non ci aspettavamo di poter avere il tutto esaurito per tutti gli incontri. Siamo onorati della partecipazione di tutti i protagonisti che hanno animato i sei incontri, si tratta di professionisti preparatissimi e grandi comunicatori che hanno saputo non solo intrattenere ma anche coinvolgere il pubblico presente in sala. Un ringraziamento particolare va alla Prof.ssa Paola Dubini, che ha curato la direzione scientifica dell'iniziativa e che ci ha supportato nel dialogo con le istituzioni e gli enti locali per veicolare le potenzialità della rassegna per il territorio. Ringraziamo tutti i partner del progetto perché ognuno di loro ha contribuito alla buona riuscita dello stesso e un ringraziamento anche ai media partner che hanno promosso, raccontato e approfondito l'iniziativa. Anche se l'edizione zero si è appena conclusa stiamo già iniziando a pensare al prossimo anno perchè i luoghi comuni da sfatare sono tanti e il lavoro da fare è molto."

La professoressa è stata salutata con fragorosi applausi e nuove idee per il futuro.

Sara Giordano