Attualità - 09 giugno 2020, 07:45

Cuneo, in 15 giorni oltre 2400 progetti per il nuovo "ex frigo militare": "Grande opportunità di concludere la riqualificazione del centro storico"

Nella serata di oggi (martedì 9 giugno) le commissioni II^, III^ e VI^ hanno incontrato la Fondazione CRC, che ha illustrato il concorso nazionale bandito lo scorso 25 maggio; Giandomenico Genta: "Restituiamo alla vita il più emblematico degli spazi dismessi della città"

Una delle slides presentate dalla Fondazione CRC nel corso della commissione

Quella della riqualificazione dell’ex frigo militare, ultimo tassello del nuovo volto del centro storico della nostra città è una grande opportunità. Gode di un interlocutore particolarmente importante nella Fondazione CRC, che approccia il progetto mettendosi al servizio dello sviluppo del territorio. E con lo sguardo puntato al servizio dello sviluppo del territorio”.

A parlare è il sindaco di Cuneo Federico Borgna, in apertura dei lavori della commissione – congiunta tra la II^, la III^ e la VI^ - tenutasi nella serata di oggi (martedì 9 giugno). Al centro, come detto, la presentazione del concorso nazionale per la riqualificazione dello stabile dell’ex frigo militare, costruito nel 1857 e comparso nel ‘63 nel film di Mario Monicelli “I Compagni”, attualmente inutilizzato e fatiscente.

Il concorso - le cui specifiche sono già state riprese in un articolo del nostro giornale - è stato lanciato dalla Fondazione CRC, dal Comune e dall’Ordine degli Architetti lo scorso 25 maggio, e a cavallo tra luglio e agosto ne sarà bandito un altro dedicato all’individuazione del futuro gestore; oggi si è riunita invece per la prima volta la commissione giudicatrice dei progetti, presieduta dall’architetto Alfonso Femia.

- LO STABILE E L’IDEA PROGETTUALE
Gli architetti Greta Morandi e Valentina Dania hanno presentato le specifiche del concorso e illustrato la prima ipotesi progettuale. “Attualmente lo stabile dell’ex frigo militare è qualificabile come rudere vero e proprio: sono crollati i solai, non esiste più la copertura e sono diverse le fessurazioni alle pareti. A gennaio è stata realizzata una grande attività di pulizia della struttura e sono stati trovati detriti di ogni tipo, ma sono ancora presenti 22 colonne in ghisa che vorremmo fossero elemento particolarmente valorizzato” ha detto Morandi. “Pensiamo di poter partire con i lavori dalla tarda primavera del 2021, e abbiamo intenzione di utilizzare il muro esterno del fabbricato per raccontare letteralmente alla collettività le varie fasi di realizzazione del progetto”.

Stando alle parole dell’architetto Dania la destinazione d’uso dell’immobile non è ancora stata definita a priori per lasciare ampio spazio alle possibili idee che perverranno nel corso dei prossimi mesi. “L’ex frigo militare, però, non è un’astronave aliena caduta in un contesto urbano a vocazione culturale, ma deve esserne parte. Dalla consultazione pubblica dello scorso 8 giugno le 80 persone che hanno partecipato hanno identificato la necessità di uno spazio di scambio, flessibile, dedicato al tempo libero e alle forme d’arte; l’idea progettuale è quindi quella di renderlo un polo culturale”.

- IL CONCORSO E L’INTERVENTO DI GIANDOMENICO GENTA
Nonostante il poco tempo passato dal lancio del bando, secondo la Fondazione il concorso sta ricevendo un’attenzione insperata: sono 2445, ad oggi, le manifestazioni d’interesse pervenute.

Il futuro dell’ex frigo militare merita una condivisione d’intenti; è un tassello importante per la nostra città e la sua costruzione va condivisa e co-progettata sia sotto l’aspetto estetico e architettonico ma anche rispetto a quello funzionale – ha sottolineato il presidente della Fondazione CRC - . La struttura sorge in un’area strategica per la città, fulcro dell’offerta culturale; la Fondazione si mette a completa disposizione e si aspetta nelle possibilità di ciascuno (e non in senso economico) lo stesso atteggiamento, in modo da fare di un’area fatiscente un luogo d’attrazione importante anche a livello regionale”.

Dal concorso ci aspettiamo che ci aiuti a realizzare la migliore iniziativa possibile, e per questo accetteremo tutte le suggestioni che ci arriveranno. Questa iniziativa e le tante messe in campo dalla Fondazione nascono dall’idea di rigenerare gli spazi dismessi. Il frigo era il primo della lista. È senza dubbio una struttura che (insieme al resto dell’area culturale) può diventare un’attrazione, un luogo innovativo e che dovrà essere vissuto tutti i giorni da tutte le fasce d'età anche senza bisogno di iniziative specifiche”.

simone giraudi