Attualità - 26 gennaio 2021, 12:14

Cuneo, Patrizia Manassero: "Situazione sanitaria sotto controllo al Cerialdo: il carcere deve rimanere un luogo sicuro per detenuti e personale"

Ieri sera (lunedì 25 gennaio) il vicesindaco ha risposto all'interpellanza di Laura Menardi, che ha chiesto delucidazioni in merito alla situazione sanitaria della struttura e sul tentativo di rivolta avvenuto il 27 dicembre scorso

La giunta ha seguito con costanza la situazione al carcere “Cerialdo” durante il primo lockdown, in cui non è stato riscontrato alcun caso di positività al Covid-19. Attualmente i positivi tra i detenuti sono 16, di cui uno ricoverato, tutti spostati nel reparto di accoglienza; tra il personale troviamo invece un singolo caso di positività”.

Ad aggiornare sulla situazione pandemica all’interno del carcere cuneese del “Cerialdo” - nella serata di ieri (lunedì 25 gennaio) - è stata il vicesindaco Patrizia Manassero, in risposta a un’interpellanza presentata da Laura Menardi. La consigliera ha chiesto delucidazioni in merito, appunto, alla situazione sanitaria della struttura e sul tentativo di rivolta avvenuto il 27 dicembre scorso.

A dare man forte alla consigliera, “Beppe” Lauria e Ugo Sturlese. “La situazione è difficile al carcere di Cuneo, lo sappiamo tutti e bene, ed è così da parecchio tempo: un plauso ai Radicali, che si stanno sforzando di sollecitare l’opinione pubblica in merito – ha sottolineato il primo - . Le condizioni dei detenuti devono essere attenzionate ma anche quelle di chi nel carcere ci lavora; ci sono situazioni di disagio che andrebbero risolte, nelle quali il diritto al lavoro è ormai lettera morta. Penso che parlamentari e onorevoli, che di onorevole hanno ormai soltanto lo stipendio, dovrebbero occuparsi della cosa”.

Ci sono problemi di natura sanitaria sicuramente acuiti nell’ultimo periodo ma che non riguardano soltanto il Covid-19: è importante tenere alta l’attenzione, serve che chi ha bisogno di assistenza sanitaria trovi accoglienza e ascolto” ha aggiunto Sturlese.

L’episodio di dicembre ci ha allarmato profondamente, e in merito ho voluto interrogare direttamente il garante cittadino Mario Tretola e quello regionale Bruno Mellano, oltre ovviamente alla struttura stessa, così da poter interpretare la situazione al meglio – ha detto Manassero - : tutti loro hanno rassicurato in merito all’episodio, che non ha effettivamente portato a una rivolta. E questo significa che chiunque presti la propria opera in carcere sta facendo un ottimo lavoro”.

La situazione sanitaria al Cerialdo è assolutamente buona, nonostante tutto. Nel tavolo Covid della Prefettura la situazione della casa circondariale è ben presente: nessuno è abbandonato o dimenticato, ma le  valutazioni di rafforzamento del presidio fanno riferimento al Ministero – ha concluso la vicesindaco - . Il carcere è e deve rimanere un luogo sicuro per detenuti e personale; nel 2020 sono purtroppo venute a mancare le risposte alle istanze dei detenuti in cerca di esperienze lavorative: quasi ogni processo si è interrotto a causa della pandemia ma la direzione del carcere è stata lungimirante in questo senso, aumentando le opportunità di contatto a distanza con i famigliari”.

simone giraudi