Curiosità - 17 gennaio 2022, 14:05

Oggi è il Pizza day: per 24 ore protagonista in tutto il mondo

Origini di questa ricorrenza che si svolge ogni anno il 17 gennaio

Acqua, farina, lievito e poi passata di pomodoro, mozzarella, basilico fresco ed un filo d’olio: è sua maestà la pizza, protagonista assoluta di questa giornata.

Lunedì 17 gennaio, infatti, oltre ad essere il Blue Monday (il giorno più triste dell’anno), è anche il Pizza Day. Chi, dunque, dovesse sentirsi particolarmente triste in questo giorno, potrà facilmente tirarsi su di morale con una buona pizza.

A portafoglio, fritta, al taglio, classica o gourmet. E ancora 4 formaggi, 4 stagioni, Margherita, marinara (oh, se le elenchiamo tutte domani siamo ancora qui), la pizza è un piatto italiano che mette d’accordo proprio tutti come capita soltanto ai grandi capolavori o alle star planetarie. 

Perché il Pizza Day ricorre proprio il 17 gennaio? In questa data si celebra Sant’Antonio Abate, santo protettore degli animali, dei fornai e pizzaioli. Un giorno per onorare forse il piatto più amato e mangiato al mondo.

Insomma, la pizza è una questione non seria, serissima: ce ne accorgiamo quando tocca decidere dove andare a mangiarla il sabato sera. Secondo la leggenda, la prima pizza Margherita venne sfornata a Napoli tra l’11 e il 12 giugno del 1889. Si racconta che il pizzaiolo Raffaele Esposito, della pizzeria Brandi, sarebbe stato convocato alla Reggia di Capodimonte e, utilizzando i forni del posto, avrebbe ideato quella pizza con i tre colori della bandiera italiana, dandole il nome della regina Margherita.

Da allora, il suo fatturato ha superato i 100 miliardi di euro, confermandosi un tesoro del Made in Italy e un simbolo del successo della dieta mediterranea nel mondo. Non a caso, l’Unesco ha proclamato nel 2017 l’arte dei pizzaioli patrimonio immateriale dell’umanità. Nonostante le origini tutte partenopee, la pizza parla tutte le lingue. I maggiori consumatori, incredibile a dirsi, non sono gli italiani, ma gli americani, con 13 chili a testa. Gli italiani guidano la classifica in Europa con 7,6 chili all’anno e staccano spagnoli (4,3), francesi e tedeschi (4,2), britannici (4), belgi (3,8), portoghesi (3,6) e austriaci che, con 3,3 chili di pizza pro capite annui, chiudono la classifica.

L’ottimo limoncello fatto in casa è la degna conclusione nel caso si decida di accompagnare la pizza ai fritti napoletani. Digestione assicurata.

Silvia Gullino