Attualità - 29 marzo 2022, 18:55

Da Torino a Los Angeles passando per Verona: aprile di ripartenza per l’enologia di casa nostra

Oltre 250 cantine pronte ad animare la 6ª edizione di "Grandi Langhe" nella prestigiosa vetrina delle Officine Grandi Riparazioni. Matteo Ascheri (Consorzio Barolo Barbaresco): "Portare gli addetti ai lavori sul territorio è la formula vincente"

Matteo Ascheri, presidente del Consorzio Barolo Barbaresco, qui con Francesco Monchiero, alla guida del Consorzio Roero, i due enti impegnati nell'organizzazione di Grandi Langhe

In alto i calici, si ricomincia a degustare… le Langhe! Aprile è un mese da evidenziare sul calendario se si è amanti del vino, e che per i produttori di casa nostra segnerà l’arrivo di due appuntamenti molto attesi: Grandi Langhe, il 4 e 5 aprile alle Ogr di Torino, con un evento aperto al pubblico nella giornata di martedì, e il ritorno del Vinitaly, in programma dal 10 al 13 aprile negli spazi di VeronaFiere.

Due appuntamenti importanti, ma certamente diversi tra di loro: quello con Grandi Langhe rappresenta il ritorno della vetrina che ha per indiscusse protagoniste le cantine di Langhe e Roero, che vi prenderanno parte con una partecipazione da record. Sono invece diverse le aziende vinicole di casa nostra che, al contrario, hanno già dichiarato pubblicamente la loro intenzione di non prendere parte alla nuova edizione della fiera veronese.

Cerchiamo di capire il perché di questo diverso “sentiment” con Matteo Ascheri, presidente del Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani.
«Per capire le ragioni di tale approccio – spiega il presidente Ascheri – dobbiamo analizzare le due manifestazioni. Grandi Langhe, arrivata alla sesta edizione, di cui le ultime due svoltesi nel Palazzo Mostre e Congressi “G. Morra” di Alba, verrà ospitata nella nuova location delle Ogr di Torino, un palcoscenico prestigioso e perfetto per accogliere le oltre 250 aziende partecipanti. L’adesione è davvero molto alta perché i produttori capiscono che la formula di organizzare questi eventi e di invitare gli addetti ai lavori nel territorio si sta rivelando la scelta giusta. Torino è un posto strategico, vicino alle nostre colline dove sono presenti le cantine».

«Per lunedì 4 aprile abbiamo organizzato anche l’evento a pagamento aperto al pubblico in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier, in cui gli appassionati del vino potranno partecipare per degustare i vini di Langhe e Roero in anteprima. Mentre il 5 aprile avremo un importante momento dal titolo “Changes. Ambiente e Etica nelle Langhe del futuro”, un convegno col quale intendiamo parlare di cambiamenti climatici, economici e finanziari legati al mondo del vino, riflettendo sulle domande da porsi partendo dal punto di vista di chi la terra la coltiva».

Territorio e ospitalità, due aspetti che al Vinitaly non sono presenti? «Nei padiglioni di una fiera come quella veronese – prosegue il presidente – non c’è l’atmosfera di un evento come Grandi Langhe. Questo perché le fiere ormai non vengono più percepite come un luogo unico dove poter ricevere o conoscere nuovi clienti. La formula non è più moderna. Le faccio un altro esempio: il territorio si può portare in giro per il mondo senza per forza essere presenti a una fiera, come quella di Verona o il Prowein. Il 28 e 29 aprile come Consorzio saremo presenti con quasi 200 aziende associate a Los Angeles per “Barolo & Barbaresco World Opening”, per la presentazione delle nuove annate di Barolo (2018) e Barbaresco (2019). L’essere presenti in prima persona, coinvolti in un gruppo con gli stessi obiettivi, è sinonimo di grande forza e dona una grande immagine ai nostri vini».

Anche il direttore del Consorzio Barolo Barbaresco, Andrea Ferrero, è soddisfatto per la risposta dei produttori che hanno aderito a "Grandi Langhe" e afferma: «E’ un evento al quale le cantine hanno risposto molto bene, e per il Consorzio è motivo di orgoglio vedere che il territorio crede in una manifestazione che potrebbe a buon diritto inserirsi nei grandi eventi del mondo del vino. Arriviamo da un momento particolare, in cui comunque il mercato del vino non ha subito forti contraccolpi, e c’è voglia di stare insieme, di ripartire. Lo facciamo dalle Ogr di Torino, un punto strategico che mette in risalto le eccellenze del Piemonte e del nostro territorio».

Grandi Langhe: tutto pronto per il ritorno del grande evento dedicato alle nuove annate di Barolo e Barbaresco