Economia - 05 giugno 2023, 15:13

In Langhe e Roero negozi più belli, più tecnologici e più social

Il Distretto diffuso del Commercio Alba-Bra apre l’attesissimo bando a fondo perduto a favore dei negozi dei suoi 81 Comuni

Gavino Bo, Ascom Bra

Lo cantava anche Giorgio Gaber: “Com'è bella la città, com'è grande la città, com'è viva la città, com'è allegra la città. Piena di strade e di negozi e di vetrine piene di luce, con tanta gente che lavora, con tanta gente che produce”.

Un ritornello che ci induce quasi a un blitz nell’atmosfera natalizia, quella delle vetrine addobbate, delle insegne luminose, dei centri città che divampano di bellezza e ci regalano quote anticipate di felicità. Tanto che, se il duo Jovanotti-Carboni potesse controbattere, intonerebbe: “O è Natale tutti i giorni, o non è Natale mai…”.

Un motivo effettivamente c’è, e sta tutto nello straordinario rapporto tra i negozi e la città, o il paese, in cui essi vivono. Se è vero, infatti, che dalla fine del 2020 l’esperienza di acquisto è totalmente cambiata, i cosiddetti “dettaglianti” restano comunque un punto di riferimento territoriale indispensabile perché, serrande abbassate e vetrine spente, non ispirano canzoni e allontanano residenti e visitatori. E non per una mera questione di shopping mancato, come sottolinea il responsabile marketing di Ascom Bra Enzo Basso: “La recente performance del contest vetrine legata alla tappa braidese del Giro d’Italia ha dimostrato, se ce ne fosse bisogno, il grande potere di accoglienza e di bellezza in mano ai commercianti che, attraverso la cura dei loro punti vendita e insieme a quella dell’arredo urbano, compongono il primo sorriso della città”.

Lezione che non vale solo per Bra, e ben se n’è accorto il giovane Distretto diffuso del Commercio Alba-Bra con i suoi ottantuno Comuni dell’area albese, braidese e doglianese, con capofila il Comune Alba, la città di Bra, l’Associazione Commercianti Albesi e Ascom Bra. Al fine di valorizzare il commercio locale attraverso progetti concreti a sostegno delle attività, nel 2022 è stato effettuato un sondaggio su un campione di circa cinquecento esercizi per trarre informazioni e spunti utili nella formulazione del programma del Distretto. Risultato: la tecnologia rientra nel quotidiano delle attività commerciali di vicinato, con percentuali superiori all’80% nell’utilizzo di pagamenti digitali e social marketing, mentre ancora non decollano a sufficienza gli e-commerce, le consegne a domicilio e i nuovi servizi omnicanale come il click & collect e altre modalità di promozione del commercio al dettaglio basate sul web e sui social network. In meno di un anno, arriva la risposta: il bando a fondo perduto appena pubblicato a favore delle micro-imprese operanti nel territorio distrettuale, per portare una ventata di “bellezza” e innovazione alle vetrine fisiche e virtuali delle imprese.

Dal suo quasi mezzo secolo di esperienza sulla finanza agevolata, Gavino Bo di Ascom Bra commenta: “Questo bando dà un’accelerata alla visione strategica del piccolo commercio fisso che devono adottare le politiche di sviluppo: la sua nuova dimensione, infatti, non è quella delle singole città, ma dei territori, dei paesaggi e degli scenari. Non a caso, già dal Duemila, famose archistar parlavano dell’incanto dei centri commerciali naturali come risposta di bellezza e ‘biodiversità commerciale’ al disincanto solcato da un’offerta di beni apparentemente illimitata, ma sempre più standardizzata da parte delle grandi superfici. Proprio per questo l’indirizzo formulato dalla Regione, e correttamente interpretato dal nostro Distretto, si orienta verso il potenziamento della capacità di attrazione commerciale, che difficilmente potrebbe partire all’unisono da tante attività”.

I “grappoli” di piccoli negozi distribuiti nella trama dei centri rurali insieme alle botteghe che rappresentano veri e propri punti di aggregazione sociale, costituiscono un autentico patrimonio da preservare.

Continua Bo: “La forza distintiva di questo bando sta proprio nella sua conformazione ‘a grappolo”, coerente con l’assetto del piccolo commercio locale: una dotazione complessiva di 250 mila euro fruibile da parte di molte microimprese del territorio, centrando il segno dei loro desiderata con un sostegno tra i 1.500 e i 5 mila euro su una spesa sostenuta di almeno 3 mila euro per migliorare la propria attività, e quindi il proprio paese o città”.

Quell’insegna da sostituire, la facciata da ritinteggiare, le tende parasole nuove, il sistema di illuminazione esterna, l’elettrificazione delle serrande, l’installazione di un totem pubblicitario, la creazione di un market-place o di un’applicazione dedicata per ordini e tessere punti sono solo alcuni esempi dei numerosi interventi migliorativi ammessi dal contributo.

“E’ l’effetto puzzle a caratterizzare il punto di forza di questo maxi-intervento d’area promosso dal nostro Distretto - sottolinea il dirigente di Ascom Bra -. Coordinare e sostenere investimenti di per sé onerosi dal forte impatto visivo, tecnologico ed economico che – in assenza del contributo – sarebbero stati rimandati, o neppure valutati. Al contrario, questa azione di vicinanza valorizza la resilienza delle piccole imprese come motore insostituibile di rigenerazione urbana e rurale, alimentando altresì una crescita professionale e qualitativa ad ampio raggio”.

Perché la sostenibilità passa anche dalla salvaguardia delle piccole imprese contro il disagio insediativo e la desertificazione commerciale. E questa, a sua volta, deve dialogare con la nuova identità dei consumatori, che emerge dalla combinazione dei beni acquistati in luoghi diversi, in momenti diversi, per soddisfare bisogni e desideri differenti. In questo senso, “il paese delle maraviglie” può nascere anche dall’esperienza di acquisto in una piccola bottega tra Langa e Roero.

Il responsabile marketing di Ascom Bra Enzo Basso

Renata Cantamessa