Cronaca - 06 giugno 2025, 08:04

Dramma della disperazione a Savigliano: i corpi di madre e figlio rinvenuti privi di vita in un alloggio di via Trento

I fatti nella serata di ieri. L'intervento dei Vigili del Fuoco per un forte odore di gas proveniente da un alloggio al quarto piano di una palazzina, poi la terribile scoperta. Potrebbe trattarsi di omicidio-suicidio, ma non si escludono altre ipotesi. Indagini in corso

I mezzi di 118 e Vigili del Fuoco in via Trento

I mezzi di 118 e Vigili del Fuoco in via Trento

Tragedia a Savigliano, nella serata di ieri 5 giugno, attorno alle 20.

La chiamata ai Vigili del Fuoco per un forte odore di gas proveniente da un alloggio al quarto piano di una palazzina di via Trento, l'intervento immediato e la terribile scoperta: all'interno dell'abitazione, i corpi senza vita di un uomo e una donna – Domenico Mana e Rosanna Asteggiano – madre e figlio, lei classe 1953, lui del 1985.

Le prime ipotesi investigative parlano di un possibile omicidio-suicidio, ma le indagini sono ancora in pieno corso. Gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti e comprendere le cause alla base della tragedia. Non è da escludere, tra l'altro, che possa risalire a qualche giorno fa.

Oltre ai Vigili del Fuoco, sono intervenuti i sanitari del 118 e i Carabinieri della locale Compagnia e del Reparto Operativo provinciale, cui è affidata la conduzione delle indagini sotto il coordinamento del procuratore capo cuneese Onelio Dodero.

L’appartamento è stato messo sotto sequestro mentre le salme sono state portate presso le camere mortuarie dell’ospedale cittadino. Saranno gli accertamenti già disposti dagli inquirenti sui due corpi, con l’esame necroscopico esterno e l’indagine autoptica, a dare più precise indicazioni rispetto a quanto successo in quelle stanze nelle 48 ore precedenti il rinvenimento di quei due corpi esanimi nell’alloggio ormai invaso dal gas.

Nel totale riserbo degli investigatori nessuna ipotesi di indagine viene al momento esclusa, da quella dell’omicidio-suicidio alla possibilità, anche questa tutta da verificare, che l’uomo abbia invece messo in atto un gesto estremo una volta accortosi della morte della madre, con la quale era legato da una convivenza segnata da dolorose vicissitudini.

Il sindaco Antonello Portera, informato dell'accaduto mentre era impegnato in Consiglio comunale, ha espresso il proprio cordoglio: “Un evento molto doloroso per tutta la città, una grossa ferita che riempie di tristezza. Attendiamo gli sviluppi e le risultanze delle indagini da parte degli inquirenti”.