Politica - 23 luglio 2025, 17:28

Piazza Europa, l’affondo di Bongiovanni in Consiglio: “Decisione scellerata contro i cittadini”

Il capogruppo di Cuneo Mia attacca l’amministrazione: “Nessuna sentenza definitiva, manca il rispetto per giudici e cittadini”

Una comunicazione “imprecisa”, una decisione “scellerata”, un’amministrazione “incapace di ascolto”. Con queste parole Claudio Bongiovanni, capogruppo di Cuneo Mia, ha aperto la seconda giornata di lavori del Consiglio comunale di Cuneo, leggendo un intervento durissimo contro il progetto di riqualificazione di piazza Europa e la gestione politica dell’intera vicenda da parte della maggioranza.

“Abbiamo appreso con dispiacere la mancata accettazione della richiesta di rinvio dell'inizio dei lavori di piazza Europa da parte del TAR del Piemonte - ha detto Bongiovanni -. Con altrettanto dispiacere abbiamo letto la comunicazione dell’amministrazione dopo la sentenza: imprecisa, perché non spiega che il respingimento del rinvio non è ancora la sentenza definitiva, e tace il fatto che tale sentenza debba ancora essere emessa”.

Il consigliere ha accusato la giunta di agire in maniera avventata, senza il dovuto rispetto per il processo giudiziario in corso. “Nessuna autorizzazione ad andare sicuri nei lavori, anzi, un’amministrazione prudente e cosciente dovrebbe procedere con rispetto verso i giudici, verso i cittadini e verso l’assegnatario dei lavori”.

Bongiovanni ha poi contestato anche le promesse ambientali del progetto, definendole sproporzionate rispetto a quanto realmente previsto. “Può essere che la vostra pretesa di aumentare il verde venga poi smentita anche dai giudici, messi di fronte a dati oggettivi" ha affermato, spiegando che per sostituire adeguatamente l’attuale funzione degli alberi di piazza Europa, servirebbero almeno 10.000 nuove alberature. “Anche se in realtà dovrebbero essere ben di più, ma ci teniamo dalla parte della ragione”, ha aggiunto.

Il suo intervento è poi diventato politico e accusatorio: “Resta la ferita politica di un’amministrazione che agisce contro i cittadini, resta la sua incapacità di ascolto ormai denunciata da più parti ed in più occasioni”. Bongiovanni ha sostenuto che molti cittadini ormai hanno chiaro chi, all’interno della maggioranza, sostiene attivamente il progetto, chi lo accetta in silenzio per opportunismo e chi, pur non condividendolo, tace per fedeltà al gruppo politico.

“Le reali motivazioni di questa scellerata decisione non si possono più nascondere, ripetendo all’infinito parole altisonanti e vuote come socialità, fruibilità, sostenibilità”, ha attaccato ancora. Secondo il capogruppo, la cancellazione dell’assetto storico della piazza non risponderebbe a una reale domanda della cittadinanza, "che quando ha avuto modo di esprimersi ha manifestato chiaramente la propria contrarietà".

“Cresce sempre più il convincimento che questa Amministrazione abbia operato una scelta preferenziale a favore di motivazioni diverse dal preminente interesse pubblico generale”, ha concluso Bongiovanni, lasciando un avvertimento politico: “Ovviamente tutto questo non resterà senza conseguenze: al momento di tornare ad esprimere il giudizio delle urne, i cittadini cuneesi siamo sicuri che questa volta se ne ricorderanno”.

Cesare Mandrile