Non è passata inosservata la bandiera della Palestina che, da alcuni giorni, è stata affissa sulla facciata del municipio di Garessio.
Una scelta, come ha spiegato il primo cittadino (leggi qui), "che vuole spezzare il muro dell'indifferenza", ma che ha diviso l'opinione pubblica in paese e che non è condivisa dalla minoranza comunale.
"Viviamo un periodo storico di polarizzazione del dibattito, dove su molteplici argomenti si assiste a posizioni estremizzate che a nostro parere non sono in grado di rappresentare in modo adeguato la complessità degli argomenti di volta in volta affrontati - scrivono i consiglieri di minoranza Isaac Carrara, Anna Maria Nasi e Paolo Pavarino -. Ogni posizione che viene presa in merito al conflitto Israele-Striscia di Gaza rischia di essere fraintesa o interpretata. Proprio per questo non intendiamo addentrarci nel merito dell'esposizione della bandiera palestinese, ma vogliamo tuttavia esporre alcune nostre valutazioni di fondo. Questa azione viene presentata come un'affermazione di pace, come volontà di non rimanere indifferenti, ma vista la complessità del dibattito in essere non può trovare tutti d'accordo. Avremmo quindi trovato più corretto coinvolgere o almeno informare tutta l'amministrazione comunale in merito a questa decisione, cosa che non è stata fatta. Speriamo che almeno tutta la maggioranza fosse informata e favorevole".
"Se l'intenzione era quella di non rimanere indifferenti - concludono i consiglieri-, si sarebbe potuto collaborare a qualche iniziativa più concreta o a qualche raccolta fondi. Non troviamo comunque corretto l'uso che è stato fatto del palazzo comunale. Il Comune è una sede istituzionale che dovrebbe avere uno spiccato carattere di "neutralità", che costituisce sacro principio democratico. Usarlo per questo scopo significa far schierare in modo netto la popolazione garessina, favorevole o meno. Non per ultimo, questo gesto ha una netta valenza politica e di schieramento di parte, e stona a nostro parere con quello che dovrebbe rappresentare una lista civica come quella del Sindaco Luciano Sciandra. Disapprovare questo gesto significa non comprendere o non riconoscere la gravità della situazione che sta affrontando Gaza? Assolutamente no. Esponiamo pure le bandiere di TUTTE le popolazioni oppresse, occupate, aggredite, ma non sulla facciata del nostro Comune".