Economia - 08 ottobre 2025, 12:53

Il KPI che incide davvero sull’efficienza del magazzino logistico

Uno dei KPI più rappresentativi dell’efficienza nella gestione dell’inventario è il turnover delle scorte. Scopri tutto quello che c'è da sapere in questo articolo dedicato.

L’efficienza operativa oggi non è più solo una questione di spazio o velocità: è il risultato di un equilibrio dinamico tra domanda, scorte e capacità di risposta. In questo contesto, esiste un indicatore chiave, spesso sottovalutato, che ha un impatto diretto sulla produttività, i costi e la qualità del servizio: stiamo parlando del turnover delle scorte.

Questo KPI, quando monitorato e ottimizzato correttamente, consente alle aziende di trasformare il proprio magazzino in una leva strategica, capace di adattarsi rapidamente alle richieste del mercato e ridurre al minimo sprechi e immobilizzazioni di capitale.

Perché è importante monitorare il turnover delle scorte?

Il turnover delle scorte, o rotazione delle merci, misura quante volte le scorte vengono vendute e rimpiazzate in un determinato periodo. È uno dei KPI più rappresentativi dell’efficienza nella gestione dell’inventario. Un alto turnover significa che le merci si muovono rapidamente: il magazzino è dinamico, gli articoli non si accumulano e il capitale circola più velocemente. Al contrario, un basso turnover può indicare eccesso di stock, prodotti obsoleti e costi di stoccaggio inutili.

Automatizzazione e rotazione delle scorte: una sinergia vincente

In un magazzino moderno, la tecnologia è alleata della strategia. Monitorare e migliorare il turnover delle scorte diventa molto più semplice quando i processi sono supportati da sistemi automatizzati e intelligenti. Tra le soluzioni più diffuse, i sistemi AutoStore vengono adottati da molte aziende per ottimizzare la gestione dello spazio e velocizzare le operazioni logistiche. Realtà specializzate come Element Logic si occupano dell'integrazione e personalizzazione di queste tecnologie, facilitando un controllo più accurato delle scorte, una maggiore rotazione e una riduzione dei tempi di esecuzione.

Migliorare il turnover delle scorte seguendo queste strategie

Analizzare la domanda in modo dinamico

La base di una buona gestione dell’inventario è una previsione accurata della domanda. Affidarsi solo ai dati storici non è più sufficiente: oggi è fondamentale incrociare vendite passate, trend stagionali, cicli di vita del prodotto e persino fattori esterni (eventi, promozioni, condizioni macroeconomiche).

Utilizzando strumenti di demand forecasting basati su intelligenza artificiale o modelli predittivi avanzati è possibile anticipare con maggiore precisione le necessità del mercato e adeguare in tempo reale i livelli di scorte.

Applicare la classificazione delle scorte con il metodo ABC

Il metodo ABC è una tecnica di analisi e gestione che suddivide gli articoli in tre categorie in base al loro impatto economico:

  • A: prodotti ad alta rotazione e valore elevato
  • B: prodotti a rotazione media e valore intermedio
  • C: prodotti a rotazione bassa o marginale

Questa classificazione consente di allocare risorse, spazio e attenzione in modo mirato. Ad esempio, gli articoli di classe A possono essere posizionati in aree di picking rapide e controllati più frequentemente, mentre quelli di classe C possono essere stoccati in zone meno accessibili. In questo modo, si aumenta la rotazione degli articoli più strategici e si ottimizzano le operazioni quotidiane.

Applicare il metodo just-in-time (JIT)

Il principio del just-in-time è semplice ma efficace: mantenere solo le scorte necessarie per soddisfare la domanda immediata, evitando eccessi che generano costi inutili.

Implementare il JIT richiede però un’elevata precisione nella pianificazione, una forte integrazione con i fornitori e strumenti digitali capaci di monitorare lo stato delle scorte in tempo reale. In un ambiente ben organizzato, il JIT permette di:

  • ridurre lo spazio occupato da merce in eccesso;
  • minimizzare i costi di magazzino;
  • aumentare la reattività del magazzino alle richieste del mercato.

Ottimizzare lo spazio e i flussi interni del magazzino

Una disposizione poco efficiente dei prodotti può rallentare il picking, aumentare gli errori e incidere negativamente sulla rotazione delle scorte.

È essenziale mappare accuratamente il layout del magazzino, organizzando gli articoli in base alla loro frequenza di prelievo. I prodotti ad alta rotazione dovrebbero essere collocati in aree facilmente accessibili, mentre quelli a bassa rotazione possono essere spostati in zone periferiche.

Sfruttare le tecnologie digitali per una gestione data-driven

La gestione moderna dell’inventario richiede visibilità completa in tempo reale. Tecnologie come WMS, RFID, sistemi di picking automatizzato e dashboard di controllo KPI permettono di prendere decisioni più rapide e informate. Quando le decisioni sono guidate dai dati, il turnover delle scorte può diventare un KPI realmente sotto controllo, contribuendo direttamente all’efficienza logistica.

Formare e coinvolgere il personale operativo

Anche con i migliori strumenti e processi, un magazzino non può essere efficiente senza un team ben formato. Il personale deve comprendere:

  • l'importanza del turnover delle scorte;
  • come utilizzare correttamente i sistemi digitali;
  • le best practice operative per evitare errori o inefficienze.

Organizzare sessioni di aggiornamento, definire procedure chiare e incentivare comportamenti virtuosi sono tutti elementi fondamentali per creare una cultura aziendale orientata all’efficienza.









Informazioni fornite in modo indipendente da un nostro partner nell’ambito di un accordo commerciale tra le parti. Contenuti riservati a un pubblico maggiorenne.

I.P.