I 2000 quintali di Porro di Cervere, coltivati su una superficie di 20-30 ettari di terra nella sua vallata ai piedi della Torre medievale di Monfalcone, si possono ammirare non solo autonomamente, ma anche attraverso un’esperienza unica ed esclusiva a Cervere, in occasione della Fiera del Porro: una visita guidata gratuita in navetta.
L’iniziativa è gestita con successo ormai da anni dal Consorzio per la tutela e la valorizzazione del Porro di Cervere del presidente Giorgio Maria Bergesio, in collaborazione con la guida e referente Margherita Testa, il segretario del Consorzio Paolo Odello e la ditta di trasporti Gunetto autolinee di Fossano.
Proprio ieri, domenica 16 novembre e anche la prossima settimana, in occasione della chiusura della rassegna, 23 novembre, il servizio sarà ancora disponibile dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17.30.
Si potrà così riconfermare l’esperienza alla scoperta della semina, della raccolta e della lavorazione del Porro Cervere nel suo luogo di campagna esteso e caratteristico, in un ambiente dal terreno favorevole per via dell’umidità ai piedi del torrente Stura.
“La partenza è da piazza Sebastiano dal tradizionale Mercato del Porro e la guida illustra la storia del Consorzio, le motivazioni per cui sono nati Fiera e Consorzio. Una volta giunti nei campi la stessa guida illustra il ciclo di produzione del Porro, come si costruisce e si confeziona un mazzo, come si puliscono i Porri, le pratiche culturali in pieno campo – ha commentato Paolo Odello -. Si rientra in paese per consentire a un nuovo gruppo di visitatori, sinora una vera e propria ondata, a salire sulla navetta. L’evento sta riscuotendo molto successo con tanti turisti d’ogni parte d’Italia”.
[Il segretario del Consorzio per la tutela e la valorizzazione del Porro di Cervere, Paolo Odello]
Tutta l’Italia coinvolta nelle visite guidate per l’appunto. Ieri ad esempio nel nostro tour abbiamo incontrato la signora Laura da Bologna con mamma e marito, ma anche un gruppetto di Aosta, composto da 15 sordi appartenenti al Circolo Culturale "Erminia Glarey" della Sezione Aostana dell'Ente Nazionale Sordi. “I Sordi adorano le gite gastronomiche perché sono delle buone forchette. Inoltre sono molto curiosi e apprezzano moltissimo le gite culturali, soprattutto quando è presente un interprete che traduce in LIS – Lingua dei segni italiana”, ha raccontato Maria Piccigallo, interprete LIS, che ha accompagnato la compagnia, molto entusiasta di quest’esperienza.
“I Porri che si trovano al mercato di Cervere sono garantiti dal Consorzio, sono tutti dotati dell’etichetta e del marchio con nome, cognome, indirizzo del produttore e soprattutto le indicazioni catastali di dove sono messi a dimora – ha aggiunto -. Ogni produttore compila un registro di produzione dove questi porri vanno a finire. Siamo quindi in grado di tracciare la nostra produzione e la filiera molto corta, dal produttore al consumatore”.
“Io sono la figlia di un ex produttore in pensione. Mio fratello, Luigi Testa, gestisce ora l’attività e in generale io lavoro nell’ambito agroalimentare. Il mio ruolo in questa visita è di guida e di collaboratrice del Consorzio", ha invece commentato Margherita Testa . "È bello vedere che in questo periodo riceviamo visite sia dalla Provincia e dalla Regione, sia da tutt’Italia”.
Margherita ha inoltre elencato alcune caratteristiche del Porro: “Nulla va dato per scontato. Il valore è che questo prodotto viene coltivato seguendo molti passaggi manuali e non in modo meccanizzato. Il Porro Cervere, inoltre, possiamo acquistarlo al Mercato del Porro dove ci sono i vari produttori del Consorzio e nelle varie cascine e negozi di Cervere come prodotto fresco. Sottolinea anche la grande distribuzione: vi è anche la possibilità di acquistare del prodotto trasformato, quindi sughi, creme di formaggio al Porro, salsiccia al Porro Cervere, che si possono trovare al mercato e nei vari stand proposti”.
Le interviste:
L’edizione 2025 ha inoltre coinvolto le classi della primaria in due momenti per scoprire la filiera del Porro.
Giovedì 13 novembre le classi quarte e quinte hanno visitato l’azienda Ferrari Specialità Alimentari di Milanesio Daniela, a Roreto di Cherasco, dove i bambini hanno potuto apprendere la preparazione dei tajarin verdi al Porro di Cervere.
Venerdì 14 novembre, invece, è stata la volta delle classi prime, seconde e terze, accompagnate nella Valle dei Porri a Cervere. Per molti bambini è stata la prima occasione per entrare in un campo agricolo. Insieme al socio produttore Bartolomeo Scarzello, si sono messi alla prova pulendo alcuni porri e confezionandoli in mazzi, applicando l’etichetta con il marchio del Consorzio.
I frutti di quest’esperienza degli scolaretti verrà restituita alla collettività nella mattinata del 23 novembre, quando le classi presenteranno i quaderni tematici realizzati durante il percorso insieme alle insegnanti Giulia Bergesio e Barbara Castellani. L’appuntamento è per le 10.30 sotto il Palaporro, nell’ambito del convegno “Dalla tradizione al futuro: il Porro di Cervere tra resilienza climatica e innovazione agricola”.