Champagne, gavettoni, cori, abbracci, commozione: sono tutti gli ingredienti di una festa meritata e tanto attesa, negli spogliatoi dello Stadio Paschiero, dove il Cuneo ha conquistato la promozione in Prima Divisione, dopo aver battuto con un netto 5-2 la Virtus Entella nella finale di ritorno dei playoff (per la cronaca completa della sfida clicca qui).
Nel clima generale di euforia, è mister Ezio Rossi il primo a presentarsi il sala stampa: "Voglio condividere questo successo con tutti - esordisce il tecnico - , con l'intero staff di una società che si è dimostrata perfetta, a partire dal Presidente e dalla dirigenza che hanno dimostrato di saper fare alla grande il proprio mestiere. Abbiamo giocato una grande partita, una prestazione che non mi aspettavo neanch'io: i ragazzi sono stati splendidi, hanno meritato sapendo andare oltre ai propri limiti. Per quanto riguarda me, sono felice per questo tris ai playoff (dopo Treviso e Triestina): è stata una grande annata, nella quale ho potuto lavorare con la massima serenità".
Poi un pensiero ai tifosi, che hanno riempito il "Paschiero" , spingendo i giocatori verso l'impresa: "Grazie a tutti, finalmente lo stadio pieno. Spero che questo trionfo possa aiutare nel dare visibilità al calcio qui a Cuneo, una città ed un clun che meritano la Prima Divisione".
Orgoglioso anche il ds biancorosso Valter Vercellone: "Una grande partita, la nostra. Abbiamo fatto il match come dovevamo, giocando alla grande dimostrandoci oggi nettamente superiori. Giusto quindi il risultato, un premio per questi due anni, per il lavoro della società. Siamo entrati nella storia."
Ed ora un futuro a livelli, si spera, alti: "Ci riuniremo, per decidere i nuovi assetti societari. Una questione importante sarà quella riguardante lo stadio: il "Paschiero" dovrebbe, speriamo, essere agibile in deroga per la prossima stagione. Ma ora confidiamo nel Comune per iniziare un progetto per un nuovo impianto: siamo pronti a lavorare, ancora, per il bene di Cuneo e del Cuneo".
Questo all'interno dello stadio. Appena fuori, i giocatori ricevono l'abbraccio della gente. Nicolò Donida: "Felice per la città e per i tifosi che si meritano questa gioia". Carlo Emanuele Ferrario: "Grazie a tutti quelli che mi hanno portato qui, è una grande giornata per me, e spero di rimanere qui a lungo". Uno dei più gettonati per foto ed autografi è ovviamente Enrico Fantini: "Ci ho sempre creduto, sin dall'inizio, che questa squadra potesse farcela. Meglio di così non poteva andare".