- 01 novembre 2018, 06:46

La resistenza al cambiamento in psicologia

Con resistenza al cambiamento si intendono le risposte di “non accettazione”, consapevoli o meno, da parte del paziente. Le risposte, verbali e non verbali, tendono a contrastare il lavoro e a mantenere inalterato il problema. Tuttavia il cambiamento è una parte inevitabile della vita e della crescita di ciascuno

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La resistenza al cambiamento è una reazione alle trasformazioni, definita nella manifestazione di come la persona tende a mantenere un’omeostasi generale (cioè la stabilità interna di un sistema animato o inanimato che tende a rimanere tale anche in presenza di perturbazioni esterne).

Quando però l’equilibrio personale creato dopo molti arrangiamenti non funziona più, cosa succede?

Vi sarà la tendenza di boicottare sé stesso e la terapia che ha l'obiettivo di mantenere quell’omeostasi raggiunta, per quanto disfunzionale, poiché rassicura la persona e cambiare si sa, non è facile. Il cambiamento richiede un forte dispendio di energie, ed in primis il coinvolgimento emozionale dei propri sentimenti in conflitto che è in parte dolorosapaurosa, o gravata dal senso di colpa.

Consapevoli però che il cambiamento è l’unica costante della vita, perché si fa così resistenza alle modificazioni e al cambiamento di situazioni, anche problematiche?

Prima di tutto a volte non si comprende che è necessario cambiare, e tale incomprensione è accompagnata dalla paura dell'incognito e dell'incertezza. Altri elementi di resistenza sono l’attaccamento alle abitudini e la scarsa motivazione, nonché la paura che possa essere il momento sbagliato.

Tuttavia è anche vero che il paziente che ricerca un aiuto porta sì una quota di resistenza, ma anche una quota di alleanza terapeutica in quanto sente l’esigenza di cambiare alcune cose. È dunque essenziale sottolineare che i processi di cambiamento in psicoterapia implicano l’opportunità di esprimere le proprie emozioni, di acquisire e praticare nuovi comportamenti, attribuendo nuovi significati alle proprie esperienze favorendo una presa di coscienza e promuovendo l’apprendimento emozionale interpersonale.

Il processo di cambiamento in psicoterapia implica la ristrutturazione creativa del proprio mondo ed ogni persona cambia con il proprio ritmo. Il processo del cambiamento non può essere accelerato, ma richiede che solo il paziente abbia delle aspettative: la resistenza lascia intravedere una lotta tra il desiderio consapevole e le forze inconsapevoli che ostacolano il buon proposito, ed è qui che ha origine la sofferenza.

Obiettivo essenziale per un buon equilibrio è lavorare sul controllo e sulle emozioni che tendono a limitare il cambiamento per modificare il proprio atteggiamento verso il contesto, trovando uno stato di equilibrio interiore in quel preciso momento della vita, ricordando che la vita stessa è cambiamento. Schopenhauer disse:” il cambiamento è l'unica cosa immutabile”. Per questo motivo è essenziale sviluppare un buon livello di tolleranza al cambiamento, che ci permetta di affrontare i cambiamenti che inevitabilmente incontreremo nella vita, senza compromettere troppo il nostro equilibrio psicologico.

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Ernestina Fiore

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