Attualità - 20 agosto 2014, 14:32

La vespa velutina, insetto killer delle api da miele, è arrivato anche in Piemonte, a Vicoforte Mondovì

A rischio c’è la prodizione 2014 del dolcissimo nettare di tutto il Piemonte

La vespa velutina, insetto killer delle api da miele, è arrivato anche in Piemonte, a Vicoforte Mondovì

È di pochi giorni fa la notizia divulgata dal Dipartimento di scienze agrarie forestali e alimentari dell’Università di Torino, del ritrovamento di alcuni esemplari di vespa velutina nel comune di Vicoforte Mondovì in provincia di Cuneo. Dopo la Liguria, l’insetto killer delle api da miele, è arrivato anche in Piemonte.

La vespa velutina, originaria del sud-est asiatico, come le comuni vespe diffuse in Europa è dotata di un pungiglione e presenta un comportamento discretamente aggressivo nei confronti dell'uomo. Secondo gli entomologi la sua pericolosità, per gli uomini e i mammiferi in genere, va paragonata a quella delle altre vespe europee. Diversa è invece la sua pericolosità per le api, di cui si nutre, soprattutto per quanto riguarda le specie europee. Pur abilissimo predatore di api nel suo territorio di origine, è in Europa che questo imenottero riesce a minare seriamente l'esistenza delle comunità apiarie. Le specie apiarie del sud-est asiatico hanno adottato infatti dei comportamenti validi per combattere questo loro predatore, comportamenti che sarebbero ancora sconosciuti alle api europee.

A rischio c’è la produzione di miele 2014 in tutto il Piemonte.

 “La proliferazione di questo insetto – spiegano alcuni deputati del Partito democratico fra cui Mino Taricco, membri della commissione Agricoltura alla Camera – mette a serio rischio il sistema dell’apicoltura, che nel nostro Paese conta 1,3 milioni di alveari, per un fatturato complessivo di 60 milioni di euro”.

A cinque mesi dalla prima individuazione della vespa velutina in Italia – affermano i deputati – questo nuovo ritrovamento dimostra che si tratta ormai di una vera e propria emergenza e si rende dunque sempre più urgente la creazione di un tavolo di coordinamento che coinvolga il ministero dell’Ambiente, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), il ministero della Salute, il ministero dell’Agricoltura ed il Dipartimento di scienze agrarie e forestali dell’Università di Torino che ha individuato la presenza della vespa velutina in Italia”.

W.A.

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