Gentile Direttore,
la collega Dadone - nemmeno presente stamattina in Commissione, forse intenta a preparare la sua uscita stampa - prima di fare delle dichiarazioni dovrebbe almeno leggere con più attenzione i documenti ufficiali. Oppure, dovrebbe fare a meno di manipolarne il significato, per fini politici a spese dei lavoratori. Il Governo, nella risposta alle interrogazioni di oggi sulla riorganizzazione Michelin, afferma di non aver ricevuto fin qui richieste del tavolo dalle parti sociali, ovvero i soggetti cui spetta di diritto farlo, perché da questi è stata comunicata l’intenzione di procedere in una prima fase in sede di confronto sindacale.
Come ho comunicato in una nota odierna, vengono però ribadti i passi fatti fin qui dal Governo e si assicura “la massima attenzione e la presenza costante del Ministero in occasione dell’eventuale tavolo ministeriale”.
Se la collega non fosse stata assente - alla seduta in cui, peraltro, si rispondeva anche ai suoi quesiti - avrebbe potuto ascoltare lei stessa che la disponibilità ad essere la sede di un confronto nazionale è stata chiaramente ribadita, tanto che il Ministero ha comunicato di avere autonomamente avviato (come non era tenuto a fare) “i necessari contatti con i rappresentanti delle Parti al fine di concordare le modalità del confronto che, come richiesto da Società e organizzazioni sindacali, si svolgerà, in una prima fase, nelle opportune sedi sindacali e poi, ove richiesto, presso il Ministero dello Sviluppo economico”.
Le parti si stanno incontrando ed è giusto che quel percorso faccia il suo corso, senza intromissioni che sarebbero in questa fase improprie, irrispettose e controproducenti. Stupisce che i rappresentanti dell’antipolitica sostengano ora la necessità della politica di intromettersi nel legittimo dialogo sindacale. Altra cosa è seguire da vicino tenendosi pronti a mettere a disposizione tutti gli strumenti, anche quelli straordinari, quando fossero necessari.
Noi preferiamo lavorare seriamente per garantire soluzioni vere ed efficaci, non piccoli tornaconti elettorali.
Grazie,
Chiara Gribaudo





