Torna a riunirsi, dopo la pausa estiva, il Consiglio comunale di Brossasco.
E lo fa per surrogare il terzo consigliere dimissionario della maggioranza guidata dal sindaco Marcello Nova, in seguito alla vicenda dei controlli ispettivi inviati dallo stesso primo cittadino alla cooperativa Giocolegno.
Questo è infatti l’unico punto all’ordine del giorno della seduta, insieme con l’approvazione dei verbali della seduta precedente, che si riunirà mercoledì 24 agosto alle ore 19.
Durante l’ultimo Consiglio, convocato alle 8 del mattino del 30 luglio scorso, il sindaco Nova aveva ricevuto pesanti attacchi politici (sempre sulla Giocolegno) prima dall’ex primo cittadino Meo Beoletto, poi dalla minoranza consigliare e da Valter Tonda (socio della coop) che aveva fatto interrompere i lavori consigliari per leggere un suo documento.
In quella seduta (con oltre quaranta persone tra il pubblico), si era anche approvata la surroga delle dimissionarie Laura Volpi e Cinzia Martina (sostituite da Roberta Giordano e Anna Maria Rosso, mercoledì alla prima presenza ai lavori consigliari).
Ora, invece, Nova porta in Consiglio la surroga di Domenico Giusiano, il terzo consigliere della sua squadra dimessosi, come lui stesso aveva dichiarato a Targatocn.it, “perché in disaccordo con i controlli commissionati dal sindaco alla Giocolegno, di cui siamo stati tenuti a lungo all’oscuro”.
Al suo posto, entrerà a far parte dell’Amministrazione comunale la 35enne Veronica Romanisio: con il terzo “ripescaggio” dalla lista dei non eletti, si esauriscono quindi le “riserve” a disposizione del sindaco, che quindi non potrà affrontare nuove dimissioni.
Ciò implica che un eventuale altro abbandono nella maggioranza potrebbe far cadere il Consiglio comunale, proiettando il paese verso nuove elezioni.
Il capogruppo di minoranza Paolo Amorisco afferma: “questa è una vicenda con molti punti oscuri, con computer che stranamente si rompono, documenti che spariscono, e questa lettera (quella con la quale il sindaco Nova ha richiesto i controlli ai Vigili del fuoco: ndr) che sembra non trovarsi più.
Sicuramente andremo a fondo nella vicenda, senza escludere a priori nessuna strada compresa quella legale, per demolire il muro di omertà che il sindaco ha costruito per non assumersi le sue responsabilità.
La maggioranza ormai è a pezzi, nemmeno più i consiglieri di maggioranza si fidano del primo cittadino, tanto da dichiarare pubblicamente di voler controllare qualunque sua azione nella speranza, sicuramente vana, di impedire al sindaco di fare altri danni ai cittadini.
La domanda che tutti si pongono è perché si debba andare ancora avanti con un sindaco mutilato di fatto dei suoi poteri, che ha ampiamente dimostrato la sua inadeguatezza a ricoprire quel ruolo? La risposta è fin troppo ovvia: la poltrona”.




