Politica - 27 settembre 2016, 09:46

Operai rapiti in Libia: l'amministrazione comunale di Mondovì continua a seguire la vicenda da vicino

I dipendenti dell'azienda monregalese Con.I.Cos, fra i quali vi è anche il 56enne Bruno Cacace di Borgo San Dalmazzo, sono stati sequestrati il 19 settembre. I vertici cittadini mantengono i contatti con la Farnesina

Un'installazione libica della ditta Con.I.Cos in una foto di repertorio

Un'installazione libica della ditta Con.I.Cos in una foto di repertorio

"La nostra comunità è stata toccata dal rapimento in Libia dei tre operai della Con.I.Cos, ditta tradizionalmente consolidata sul nostro territorio e impegnata nell'edificazione di importanti opere nel Monregalese. L'amministrazione comunale ha contattato immediatamente la Farnesina, da sempre efficace e prudente nelle sue azioni, e continuerà a seguire la vicenda da vicino, facendo tutto ciò che è nelle sue possibilità".

Ignazio Aimo, presidente del Consiglio comunale di Mondovì, ha aperto con queste parole la seduta del 26 settembre. Sono trascorsi otto giorni dal sequestro di Danilo Calonego, proveniente da Belluno, e di Bruno Cacace, 56enne residente a Borgo San Dalmazzo. Insieme a loro vi è un terzo ostaggio di nazionalità canadese, anch'egli impiegato presso la sede libica della Con.I.Cos.

"La Libia è una grande polveriera - ha proseguito Aimo -, ma noi ci auguriamo che possa presto tornare a regnare la tranquillità e che il Ministero degli Esteri, attraverso i suoi contatti, riesca a portare a compimento in maniera positiva la risoluzione di questo fatto".

Esaurito l'argomento, sono state ricordate anche le figure del presidente emerito della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi, deceduto il 16 settembre a Roma, e del professor Giuseppe Griseri, storico, uomo di scuola e intellettuale monregalese, scomparso recentemente.

Il ricordo del primo è stato affidato al consigliere di minoranza Stefano Tarolli, che ha definito Ciampi "un modello unanime, di ferma integrità morale. Un esempio di umanità e di competenza, innamorato dell'Italia. Un grande italiano e, insieme, grande europeista. La madre, Maria Masino, aveva origini cuneesi".

La memoria di Griseri, invece, è stata onorata dallo stesso Aimo, suo allievo ai tempi del liceo, che ha parlato di "una grave perdita per il mondo della cultura". Ricordiamo inoltre che nella gioranta di domenica 25 settembre, a Rocca de' Baldi, è andato in scena un convegno imperniato esclusivamente sulla figura del professor Griseri.

Alessandro Nidi

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