Attualità - 02 maggio 2017, 18:32

Crollo del viadotto di Fossano, Marco Scibona: "Il nuovo Codice Appalti non sventa il pericolo di altri crolli"

Riceviamo e pubblichiamo

Crollo del viadotto di Fossano, Marco Scibona: "Il nuovo Codice Appalti non sventa il pericolo di altri crolli"

Gentile Direttore,

oggi, in 8^ Commissione al Senato, abbiamo audito il Presidente dell’ANAS S.p.A. sui recenti crolli di viadotti nella rete stradale nazionale ed in particolare ci siamo soffermati sul viadotto recentemente crollato a Fossano.

Tali lavori furono eseguiti dalle ditte Itinera e Cogefa che vinsero la gara con il 15 per cento di ribasso. A questo seguì però il subappalto a ben altre 5 ditte e un aumento del costo stimato del 60 per cento per successive varianti (come in uso fare). Ecco come a partire da questi semplici dati si capiscono le storture di un sistema delle opere e degli appalti che il nuovo Codice Appalti ancora non ha corretto, anzi, quei pochi paletti dettati dalla Commissione Parlamentare, sono stati ignorati e superati dal Governo con la redazione del testo di legge.

A questo si aggiunge il fatto che solo il 30 per cento dei ponti sulla Tangenziale di Fossano è stato collaudato direttamente e il restante è stato dichiarato idoneo per analogie progettuali. Tra l'altro il progetto che ha visto la realizzazione del viadotto nel 1993 fu mutuato da progetti americani, decisamente meno costosi ma che ad esempio non prevedevano la possibilità di ispezionare i cavi tensori dei conci.

Molto probabilmente, dalle immagini che abbiamo potuto vedere, è proprio il mancato o scarso annegamento nel cemento dei cavi tensori che ha poi portato al cedimento della struttura. Apprendiamo inoltre come il massimo tonnellaggio per i ponti italiani sia di 60 tonnellate mentre abbiamo su strada dei camion, che dalla sommatoria del peso per asse, raggiungono persino le 105 ton.

E' quindi apprezzabile la nuova cartellonistica, che impone il transito sui ponti solo nel rispetto del peso che possono sopportare, ma possiamo anche capire come sia intempestiva... senza il crollo di Fossano a che punto saremmo?

Ci auguriamo che la doverosa campagna di verifiche e controlli già in programma da parte di ANAS, entrata nel vivo dopo il crollo, sia compiuta con speditezza ma anche con attenzione e prudenza. Sicuramente condividiamo ed apprezziamo gli sforzi della società per colmare il gap infrastrutturale tra le vecchie opere, a volte realizzate con leggerezza, e i più moderni standard che la società ora applica, nonostante le ingerenze politiche sul Codice Appalti.

Appare incredibile che ancora nel 2017 si debba assistere a tragedie simili perché le opere pubbliche non sono eseguite ad opera d'arte e che queste possano essere pericolo per la pubblica incolumità, a volte anche per storture nel sistema dei collaudi, dei controlli o della manutenzione.

Marco Scibona, Senatore M5S – Segretario 8a Commissione Lavori pubblici, comunicazioni

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