“Nell’Ordine degli Ingegneri di Cuneo, secondo la nostra visione, non dovevano più esservi distinzioni fra ingegneri 'giovani', ingegneri 'donne' o ingegneri 'vecchi' ma solo INGEGNERI che si confrontano non in un clima di concorrenza ma con pari dignità per il bene della categoria”. Sergio Sordo, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Cuneo da luglio, commenta così il mancato rinnovo delle commissioni Giovani e Pari Opportunità.
La polemica è stata sollevata nei giorni scorsi da Danilo Picca, presidente A.G.I.C. (associazione Giovani Ingegneri Cuneo). In una lettera aperta aveva scritto: “Devo annotare l'improvvisa e discutibile, cancellazione della Commissione Giovani in favore di una inusitata Commissione Neolaureati. Questa dicitura “Neolaureati” risulta a mio avviso ingenuamente fuorviante per la stessa tutela del decoro della professione, in quanto l'accezione del Neolaureato non può essere rivolta ad un iscritto ad un Ordine Professionale, in quanto anche un “appena iscritto” laureato da pochi mesi, risulta essere un Professionista Abilitato dopo un Esame di Stato superato solo con l'ausilio di una indispensabile esperienza sul campo: qualcuno mi ha già confidato di ritenere il termine anche offensivo, in quanto un conto è essere giovane o meno giovane, un conto è essere un Ingegnere Abilitato iscritto all'Ordine o un Neolaureato.
Ma non basta, allo stesso modo la cancellazione della Commissione Pari Opportunità cancella la commissione rappresentante tradizionalmente quel 12% di donne presenti all'interno dell'Ordine, nonché, ad una lettura estensiva delle finalità della stessa, nuovamente la rappresentanza della situazione giovanile disastrosa, oltre a quella particolare dei laureati triennali e generalmente dei laureati magistrali 3+2, che da sempre si sentono letti come ingegneri, sì, ma limitati”.
Puntuale la risposta del presidente Sergio Sordo, sostenuta dai consiglieri dell’Ordine degli Ingegneri di Cuneo: “Sono convinto che i giovani e le donne ingegneri si debbano inserire nelle commissioni come Ingegneri con la I maiuscola e, come tali, portare il loro bagaglio di conoscenze, esperienze e problematiche da discutere e risolvere senza il bisogno di creare una particolare entità loro dedicata che di fatto sancirebbe una qualche differenza.
Parimenti questo Consiglio Direttivo intende, senza offendere nessuno, favorire l’inserimento dei nuovi laureati che hanno deciso di iscriversi all’Ordine degli Ingegneri, sostenendo la loro partecipazione nelle commissioni istituite e più generalmente nelle attività ordinistiche anche mediante eventi specifici.
Al fine di favorire l’inserimento nel mondo professionale, per gli iscritti da non oltre 2 anni, il Consiglio Direttivo ha valutato l’opportunità di affiancare un consigliere per ogni neo-iscritto che gli farà da tutor e lo seguirà all’inizio della sua carriera professionale di ingegnere.
Tutto quanto sopra anche nella consapevolezza dei cambiamenti che in questi anni di crisi la professione ha dovuto affrontare per cui riteniamo che le problematiche del lavoro di ingegnere siano ormai fenomeni che accomunano tutte le generazioni dei nostri iscritti, a prescindere dall’età anagrafica e dal sesso.
L’indiscusso rinnovamento intrapreso ha portato una nuova classe dirigente a lavorare per il Nostro Ordine professionale, con l’apporto di molteplici esperienze: ciò sta favorendo una dialettica costruttiva con gli iscritti dalla quale ci aspettiamo serietà, trasparenza e professionalità.
Dunque lungi da noi l’idea di escludere i giovani ingegneri dalla partecipazione alla vita del nostro Ordine: siamo pienamente consapevoli che il futuro della nostra professione è nelle loro mani per cui vogliamo fermamente coinvolgerli ad ogni livello.
La Commissione “neo laureati” è stata costituita proprio con questo scopo nel senso che abbiamo constatato come tanti ingegneri appena laureati non abbiano sufficienti informazioni sui compiti e sull’azione svolta dall’ordine professionale tant’è che molti di loro, dopo aver superato l’esame per l’abilitazione, non si iscrivono più all’Ordine”.
“Per quanto riguarda il mancato rinnovo della Commissione sulle Pari Opportunità – conclude Sordo - faccio presente che il Consiglio che presiedo salvaguarda ampiamente la rappresentanza femminile, essendovi all’interno tre colleghe”.




