Attualità - 21 giugno 2019, 20:00

Ad Alba niente "pride", ma una panchina arcobaleno nel cortile della Maddalena: "Così ricorderemo i moti di Stonewall"

Venerdì 28 giugno l'iniziativa con cui il collettivo De-Generi celebrerà il 50° anniversario di quello che in tutto il mondo viene simbolicamente considerato il momento di nascita del movimento di liberazione LGBTIQ+

Il collettivo De-Generi al recente Pride torinese

Il collettivo De-Generi al recente Pride torinese

"Quest'anno niente Pride ad Alba, ma potevamo rimanere indifferenti al cinquantesimo anniversario dei 'moti di Stonewall'? Certo che no!".

A scrivere sono gli attivisti del Collettivo De-Generi, che mentre motivano al nostro giornale la mancata organizzazione del terzo "Alba Pride" (il gruppo ha deciso di evitare sovrapposizioni con la prima edizione dell'analoga manifestazione in programma ad Asti per il prossimo 6 luglio, cui Alba parteciperà con un proprio carro), annuncia l'inaugurazione nel cortile della Maddalena della prima "panchina De-Generi arcobaleno"

L’appuntamento, che prevede anche letture e intrattenimenti, è previsto per le ore 18.30 di venerdì 28 giugno, giornata che rappresenta non solo il quarto compleanno dell’attivo sodalizio langarolo, ma soprattutto un momento di grande valore simbolico per tutto il movimento internazionale in difesa dei diritti Lgbtiq+.

Così De-Generi ne illustra le motivazioni:


Perché il 28 giugno, e perché una panchina?
"Il 28 giugno 2019 si celebra il 50° anniversario dei Moti di Stonewall, considerati simbolicamente il momento di nascita del movimento di liberazione LGBTIQ+ moderno in tutto il mondo: nella notte tra il 27 e il 28 giugno 1969, presso il locale Stonewall Inn di New York, per la prima volta si scatenò una rivolta, da parte degli avventori e delle avventrici del locale, nei confronti dell'ennesima retata della polizia, solita irrompere nei locali gay, accusati di 'indecenza'.

Quella notte qualcosa cambiò: sotto la spinta di Sylvia Rivera, Marsha P. Johnson e compagn*, in molte e molti reagirono alla carica delle forze dell’ordine, rivendicando non soltanto il diritto a vivere liberamente la propria sessualità, ma anche quello di avere i propri spazi di aggregazione.
Il contesto culturale e politico era ormai maturo affinché la rabbia della comunità LGBTIQ+ uscisse allo scoperto, sotto forma di una resistenza attiva e consapevole.

Il nostro Collettivo si colloca in un contesto di attivismo che è reso possibile in gran parte dalle battaglie dei movimenti LGBTIQ+ e femministi del passato, e che cresce man mano diventando sempre più intersezionale e attento alle istanze e ai diritti di ciascun gruppo sociale.

Per questo, il 28 giugno (che è anche il nostro quarto 'compleanno') installeremo nel cortile della Maddalena una panchina dai colori arcobaleno e intersezionali, che, anche simbolicamente, rappresenti la necessità di 'sedersi', pensare alle battaglie compiute e sottolineare quelle ancora da compiere giorno dopo giorno, in un costante percorso di educazione alle differenze e informazione consapevole. Tutte e tutti benvenuti!"
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Redazione

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