La violenza sulle donne è un tema purtroppo sempre attuale. Sul quale sono stati fatti passi importanti ma su cui c’è ancora tanto da fare, soprattutto in termini di prevenzione. Cuneo da anni ha attivato la “Rete antiviolenza”, molto attiva sul territorio per aiutare le donne.
Da oggi c’è uno strumento in più, nell’ambito del progetto nazionale di Soroptimist “Una stanza tutta per sé”: un luogo concreto, allestito presso la Questura, dove le donne è i minori possono denunciare la violenza di cui sono vittime.
Arredato in modo confortevole, con colori rilassanti e un impianto di registrazione, come ha spiegato la presidente del sodalizio Vera Anfossi.
Presenti anche le assessore Cristina Clerico e Franca Giordano.
La Clerico, che ha la la delega alle Pari Opportunità, ha parlato proprio della “Rete”, un progetto voluto da Elisa Borello nel 2008, anticipando i tempi e mettendo in collegamento associazioni, istituzioni, forze dell’ordine e sanitari. “Un dialogo comune per un fine comune”.
Il questore Nicola Parisi è intervenuto sottolineando come la lotta alla violenza di genere sia fondamentale per la Polizia di Stato, che da anni è impegnata con l’iniziativa “Questo non è amore” o il camper per la violenza di genere.
“La prevenzione è la cosa più importante”, ha sottolineato Parisi.
Con il Soroptimist hanno collaborato alla realizzazione dell’aula per le audizioni il Lions club Cuneo, il Rotary Cuneo, Zonta Club Cuneo con il Rotary Club Cuneo-Alpi del Mare.